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Ampere, l’Ipo si incaglia sul prezzo: 6mld offerti dal mercato vs i 10 richiesti da Renault; pesa calo domanda veicoli elettrici

La quotazione, slittata al 2024, è sempre meno appetibile, a fronte di una valutazione di mercato che sembra scendere a €6 miliardi, distante dai 10 voluti da Renault

02 Novembre 2023

L’Ipo di Ampere scivola su instabilità dei mercati, concorrenza cinese e ridotta domanda di veicoli elettrici

Il progetto per portare in Borsa le attività dei veicoli elettrici di Renault bolle in pentola da tempo e qualche mese fa Luca de Meo, da Presidente ed Ad di Ampere, ha dichiarato che era “Sul punto di spiccare il volo, sostenuta da risorse iniziali incomparabili: una delle catene del valore dei veicoli elettrici più integrate dell’industria, un approccio pionieristico al software defined vehicle e capacità ingegneristiche e produttive all’avanguardia.”

Renault vuole quotare la divisione specializzata in elettrificazione Ampere, ma deve fare i conti con instabilità dei mercati, concorrenza cinese e ridotta domanda di veicoli elettrici.

Tramite l’ipo di Ampere, si punta a reperire le risorse per portare avanti i piani di sviluppo di Renault: la compagnia stima infatti Ampere oltre 10 miliardi di euro, ma il mercato sembra esprimere una valutazione più bassa.

L’operazione si inserisce infatti nel piano di ristrutturazione portato avanti dal CEO De Meo, che vedrebbe la separazione del settore  motori, in partnership con il cinese Geely e la saudita Aramco.
Renault avrebbe dovuto, in tale strategia di ristrutturazione, presentare l’ipo agli investitori il 15 novembre, con la quotazione di Ampere pari a 10 miliardi di euro, ben superiore alla capitalizzazione di mercato attuale della casa automobilistica, ovvero 9,5 miliardi.

Il processo di quotazione, originariamente previsto per la seconda metà del 2023, poi slittato al 2024, diventa sempre meno appetibile e probabile, anche a fronte di una valutazione di mercato ben distante dai 10 miliardi, che sembra scendere sotto i 6 miliardi di euro.

Al riguardo, diverse aziende del settore, come Dkv Mobility, Polestar o Tesla, hanno espresso valutazioni sul mercato dei veicoli elettrici che sottolineano la contrazione della domanda rispetto alle attese e si assiste a rinunce alla quotazione, con una drammatica riduzione del loro valore di mercato negli ultimi mesi. 

Sembrerebbe che il valore di Ampere sia molto più basso dei 10 miliardi attesi, che sia addirittura meno della metà, pertanto vi è chi si attende la vendita della partecipazione del 28% di Renault in Nissan, per potere procedere secondo i piani di riassetto.

Nonostante ciò, Renault sembrerebbe  voler procedere con l’ipo per il 20% delle azioni di Ampere, più un 10% di azioni destinate a Nissan e Mitsubishi, già impegnati a investire 800 milioni di euro nell'operazione.

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