26 Ottobre 2023
Il Cda di Mediobanca ha approvato la relazione trimestrale al 30 settembre 2023.
Gruppo prosegue il suo percorso di crescita chiudendo il trimestre con risultati ai livelli massimi storici: ricavi €863m (+14% a/a), utile netto €351m (+34% a/a), utili per azione 3M €0,41 (+34% a/a), ROTE 14% (+2pp a/a), RORWA 2,8% (+60bps a/a).
I ricavi beneficiano del progresso delle divisioni (WM +10% a €218m, CF +4% a €286m, INS +64% a €143m, HF pressoché quadruplicata a €80m). Il CIB mostra un trend simile ai precedenti due trimestri (ricavi a €142m) condizionato dalla debolezza del mercato IB a livello mondiale, ma vede un utile in crescita sul trimestre precedente.
Alberto Nagel, Amministratore Delegato di Mediobanca, ha dichiarato: “Il Gruppo ha avviato in modo soddisfacente l’esercizio 2023-24 ponendo solide basi per lo sviluppo delle iniziative del Piano “One Brand-One Culture”, riuscendo a gestire in modo dinamico e proattivo uno scenario operativo incerto e sfidante, ottenendo risultati eccellenti in termini di crescita orientata al valore e a basso assorbimento di capitale. Nel trimestre il Gruppo raggiunge il record storico di utile netto trimestrale (oltre €350 milioni), riducendo gli attivi ponderati di oltre €1mld e migliorando il ROTE di 2 punti percentuali (oltre il 14%)”.
Nel dettaglio l’andamento commerciale è stato robusto e improntato ad una crescita sempre più selettiva degli attivi ponderati per il rischio, orientata al valore e ad un minor assorbimento di capitale.
L’attività economica nella Zona Euro e in Italia è stata influenzata dal rallentamento della domanda internazionale per le esportazioni e dall’indebolimento della domanda interna che ha interessato manifattura e servizi. Nell’immediato futuro, malgrado il contributo della terza tranche dei finanziamenti del PNRR (18,5 miliardi), i rischi geopolitici recentemente emersi in medio-oriente potrebbero gravare ulteriormente su crescita e inflazione fino al termine del 2023 per poi avere una graduale ripresa nella seconda parte del 2024.
In questo contesto Mediobanca prosegue sulla traiettoria evolutiva tracciata col Piano 2023-26 “One Brand – One Culture” fondata: sullo sviluppo prioritario delle attività di Wealth Management imperniato su due progetti unici nel panorama italiano quali il modello distintivo di Private Investment Banking e il riposizionamento e ridenominazione di CheBanca! in Mediobanca Premier e sul differente uso del capitale del Gruppo, con crescita prioritaria delle attività a minor intensità di capitale e riduzione del capitale allocato al Corporate & Investment Banking.
Quest’ultimo crescerà prevalentemente nella componente commissionale grazie a nuove iniziative, all’innesto di nuove società (Arma Partners) e per la ripresa della domanda di servizi di Investment Banking con un flusso di mandati che si mantiene interessante, in un contesto che tuttavia presenta ancora incertezza; iii) importante crescita della remunerazione degli azionisti (a 3,7 milardi, +70% in 3 anni rispetto al Piano precedente) conseguibile grazie all’elevata generazione di capitale, al controllo di costi e rischi ed all’aumento della redditività (ROTE dal 12% al 15%).
L’esercizio 2024, dopo un primo trimestre che segna il record di ricavi e utili conseguiti dal Gruppo, è confermato in solida crescita rispetto all’esercizio precedente.
I ricavi beneficeranno di un margine di interesse favorito più dalla dinamica dei tassi che dei volumi e da commissioni che vedranno una raccolta netta (NNM) ragguardevole e includeranno da ottobre l’apporto positivo di Arma Partners.
L’utile netto è atteso in sviluppo dopo costi operativi previsti in crescita per le iniziative connesse al Piano, ma sempre ad indice costi/ricavi stabile, ed un costo del rischio confermato in normalizzazione a livelli pre-Covid nel credito al consumo e in area 50-55bps a livello di Gruppo.
La remunerazione degli azionisti è confermata in crescita a seguito di un payout ratio del 70% cash cui si sommerà l’esecuzione di un piano di riacquisto di azioni proprie per circa 200 milioni già autorizzato di ECB ed in attesa dell’autorizzazione della Assemblea degli azionisti del prossimo 28 ottobre.
L’indice di patrimonializzazione, conclude il Gruppo, si manterrà solidamente intorno al 15,5%.
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