30 Maggio 2023
Quando a marzo si è scoperto che Mooney, la fintech controllata da Enel e Intesa Sanpaolo, avrebbe accelerato nei servizi per la mobilità andando a offrire anche il pagamento dei pedaggi autostradali si pensava che sarebbe stato un terzo operatore che avrebbe cercato di sfidare Telepass (leader indiscusso del mercato) e Unipol, che ha lanciato UnipolMove.
In realtà secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, anche se commercialmente la proposta di MooneyGo sarà effettivamente alternativa a quella di Telepass o Unipol, dietro le quinte dal punto di vista dell'architettura tecnologica Mooney dovrebbe aver trovato (e siglato) un accordo con Telepass che sostanzialmente agirà in qualità di provider tecnologico sottostante ai servizi offerti da MooneyGo.
Formalmente, i clienti della fintech non avvertiranno la presenza di Telepass e rimarranno commercialmente legati a Mooney. Ma dal punto di vista dei costi e soprattutto degli scenari futuri, si tratta di un accordo che potrebbe avere implicazioni particolarmente rilevanti.
Lo scorso febbraio Mooney aveva acquisito MyCicero dando vita a MooneyGo, app che già oggi fornisce servizi che vanno dal pagamento di parcheggi e taxi all'acquisto di biglietti e abbonamenti di treni, bus, metro, fino allo sharing di monopattini e bici e alla visualizzazione di itinerari e orari in tempo reale nei quasi cinquemila comuni coperti.
In occasione del lancio la società aveva dato qualche numero sul business, che nel 2022 ha visto il pagamento di 8 milioni di soste su strisce blu e la vendita di 4 milioni di biglietti e abbonamenti del trasporto pubblico. L’obiettivo di MooneyGo fin da subito è stato quello di consolidare il ruolo di open platform per i servizi di pagamento, forte di una rete capillare di 45mila punti vendita in tutta Italia e oltre 20 milioni di clienti.
L’allargamento ai servizi di telepedaggio in maniera autonoma avrebbe richiesto di realizzare una nuova infrastruttura ad alta affidabilità tecnologica con tempi lunghi, ingenti investimenti, e soprattutto esposta al rischio di qualche problema o intoppo, quasi inevitabile in caso di infrastrutture create «ex novo». Per questo, dopo una fase di scouting iniziale, il management di Mooney ha preferito avvalersi di Telepass come provider, scelta che permetterà a MooneyGo di avviare i servizi di telepedaggio più velocemente, con spesa inferiore e soprattutto senza rischi.
Il lancio del nuovo servizio, salvo sorprese, dovrebbe avvenire entro luglio e a quel punto si potranno capire prezzi e modalità, e probabilmente ci saranno simulazioni e stime sugli obiettivi della società. Di sicuro l’accordo con Telepass va nella direzione di accelerare i ritorni sull'investimento da parte di Mooney. C'è però anche dell'altro.
L'operazione tra la fintech e Telepass potrebbe portare nel lungo periodo a scenari più interessanti. Per il momento l'accordo è di tipo tecnologico, nemmeno commerciale, ma la suggestione è che se la partnership dovesse dare buoni frutti potrebbe ulteriormente ampliarsi. Di fatto, fanno notare alcuni esperti del settore, le due società hanno leadership in campi diversi e complementari, quello dei pagamenti digitali e quello del telepedaggio.
Restando al tolling, la presenza di Telepass risale alla fine degli anni ‘80 e grazie alla società che oggi fa capo a Mundys nel 1990 l'Italia è stato il primo paese al mondo a dotarsi di telepedaggio completo su autostrade nazionali. Oggi il gruppo conta 7,5 milioni di clienti e vanta una leadership consolidata sul mercato. Per dare un’idea, UnipolMove nutre l'ambizione di arrivare a quota 2 milioni di clienti entro il 2024 ma al momento, dopo più di un anno da quando è entrata operativamente sul mercato, è ancora molto distante dall’obiettivo finale.
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