Twitter, ulteriori licenziamenti di 200 dipendenti entro il weekend: il 10% della forza lavoro

Elon Musk ha deciso di effettuare un nuovo taglio, licenziamento almeno 200 dipendenti, 10% dell'attuale forza lavoro di Twitter. A rivelarlo è il Wall Street Journal che cita tre persone a conoscenza della situazione. Da quando il patron di Tesla si è insediato come CEO ha introdotto un piano di riduzione dell'azienda, tagliando finora circa 5mila dipendenti. Musk è a capo del social dallo scorso ottobre dopo averne completato l'acquisizione, ma è già destinato ad uscire di scena in quanto pochi giorni fa ha annunciato che entro la fine dell'anno troverà un nuovo CEO.

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Il patron di Tesla aveva promesso di sfilarsi, dopo aver perso il sondaggio online. Dopo un mese di silenzio arriva la sua decisione

Twitter, ulteriori licenziamenti di 200 dipendenti

Twitter quindi è di nuovo pronta ad un ulteriore taglio per contenere i costi. Dopo l'ingresso del magnate nell'azienda numerosi sono stati i licenziamenti ma anche le dimissioni con gli ex dipendenti che hanno condiviso il countdown sui social. Il nuovo round di tagli avverrà entro fine settimana e si tratta del 10% dell'attuale forza lavoro del social passato in mano a Musk ad ottobre. I tagli precedenti hanno colpito product manager, data scientist e ingegner ma anche responsabili della policy, criticati e non solo da Musk per il rigoroso piano messo a punto sul social che ha contribuito all'oscuramento di alcuni profili come quello dell'ex presidente Usa Donald Trump, reintegrato qualche mese fa ma ancora non convinto di tornare sul social.

Musk durante la sua breve era come CEO di Twitter ha finora portato una serie di riforme radicali come la riduzione dei costi, il rilascio di nuove funzionalità, la modifica delle politiche di moderazione dei contenuti, la spunta blu a pagamento.

Musk pronto alle dimissioni da CEO di Twitter

Elon Musk è anche pronto alle dimissioni da CEO di Twitter ed a cominciare la ricerca per il nuovo volto. Una ricerca che segue il responso del sondaggio lanciato da Musk stesso nel quale chiedeva se avrebbe dovuto dimettersi da CEO dell'azienda, restando anch'esso spiazzato visto che per un po' ha interrotto di toccare l'argomento dato che il 57,5% ha votato a favore ad un suo passo indietro.

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