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Anteprima della Vernaccia di San Gimignano, successo per le nuove annate e la Riserva 2021

In termini di produzione, nel 2022 sono state immesse sul mercato 4.633.819 bottiglie (per 34.750 ettolitri). Questo dato si conferma in linea con l’andamento della produzione e evidenzia ancora una volta la capacità della Vernaccia di San Gimignano di mantenere il proprio mercato e di registrare una costanza nella crescita

20 Febbraio 2023

Irina Strozzi, presidente Consorzio Vernaccia San Gimignano

Irina Strozzi, presidente Consorzio Vernaccia San Gimignano

Si è conclusa giovedì 16 febbraio l’Anteprima della Vernaccia di San Gimignano, con la presentazione dei vini d’annata alla stampa di settore nazionale e internazionale. Oltre alla degustazione servita al Museo De Grada delle nuove annate di Vernaccia di San Gimignano e di Riserve, con 96 vini in anteprima di 41 aziende, nella storica Sala Dante del Comune si è tenuta una masterclass dedicata alla stampa di settore e condotta dal Master of Wine Gabriele Gorelli, dal titolo “Timeless Vernaccia. A vertical tasting of old vintages of Vernaccia di San Gimignano”, che ha consentito di sperimentare gli esiti nel tempo e la longevità di questo vitigno, con annate dalla 2018 e indietro nel tempo fino alla 1997. La Masterclass in Sala Dante ha trattato una verticale di annate vintage condotta dal primo Master of Wine italiano, Gabriele Gorelli, che si concentrato sulla potenzialità e sulla capacità evolutiva della Vernaccia di San Gimignano con il trascorrere del tempo. Questi i 12 vini assaggiati

·        Il Colombaio di Santa Chiara, Vernaccia di San Gimignano – Campo della Pieve 2018

·        Fornacelle, Vernaccia di San Gimignano Riserva – Fiora 2018

·        Guicciardini Strozzi, Vernaccia di San Gimignano – Riserva 2017

·        Fattoria San Donato, Vernaccia di San Gimignano – Riserva Benedetta 2016

·        Fattoria Poggio Alloro, Vernaccia di San Gimignano – Riserva Le Mandorle 2016

·        Cappellasantandrea, Vernaccia di San Gimignano – Clara Stella 2015

·        Casale Falchini, Vernaccia di San Gimignano – Riserva Vigna a Solatìo 2015

·        Panizzi, Vernaccia di San Gimignano – Vigna Santa Margherita 2014

·        La Lastra, Vernaccia di San Gimignano – Riserva 2014

·        Tollena, Vernaccia di San Gimignano Riserva – Signorina Vittoria 2011

·        Il Palagione, Vernaccia di San Gimignano – Hydra 2007

·        Montenidoli, Vernaccia di San Gimignano – Carato 1997

Quest’anno è tornata anche la formula tradizionale dell’apertura agli operatori di settore e ai wine lover, che hanno potuto accedere gratuitamente durante tutta la giornata e incontrare i produttori ai banchi di assaggio. La presidente ha introdotto così questa18° edizione: “Siamo felici innanzitutto per il ritorno ai banchi di assaggio dei nostri produttori – ha sottolineato Irina Strozzi – un momento molto sentito perché il mondo del vino trova la sua naturale esplicitazione nella condivisione, nello scambio, nel contatto. Uno dei più alti il numero di partecipanti degli ultimi anni, con 41 aziende e 96 vini in degustazione. Gli ultimi due anni trascorsi sono stati anni di sfida e di grandi incertezze che hanno condotto il Consorzio a lavorare per creare delle opportunità e permettere così alla nostra denominazione non solo di mantenere il mercato conquistato ma, soprattutto, di tracciare un suo percorso identitario forte. Da qui è nata la prima campagna che identificava la declinazione femminile della Vernaccia di San Gimignano nella Regina Bianca in una Terra di Re Rossi, unica, nobile e ribelle. Nel 2023 il Consorzio prosegue la campagna di comunicazione con un secondo capitolo, allargandola e dedicandola a coloro che sono i custodi e i migliori interpreti di un secolare, quasi millenario, vino bianco: i produttori, Paladini della Vernaccia di San Gimignano, uniti da una grande passione, che passa dal riconoscimento della prima DOC italiana alla fondazione di questo Consorzio, che nel 2022 ha festeggiato i suoi 50 anni”.

In termini di produzione, nel 2022 sono state immesse sul mercato 4.633.819 bottiglie (per 34.750 ettolitri). Questo dato si conferma in linea con l’andamento della produzione e evidenzia ancora una volta la capacità della Vernaccia di San Gimignano di mantenere il proprio mercato e di registrare una costanza nella crescita. I dati di apertura del 2023 non solo confermano il percorso di crescita, ma addirittura indicano un + 76% di risultato. Oltre 200 gli ingressi di operatori e wine lover durante la giornata dell’Anteprima e per accontentare le tante richieste, anche i prossimi due weekend saranno dedicati al pubblico con l’evento “Degusta le nuove annate”presso la Rocca di Montestaffoli, sede della Vernaccia Wine Experience, occasione di incontro con la Regina Bianca, “unica, nobile, ribelle”. Le aziende presenti all’Anteprima della Vernaccia di San Gimignano 2023: Abbazia Monteoliveto, Alessandro Tofanari, Cappellasantandrea, Casa alle Vacche, Casa Lucii, Casale Falchini, Cesani, Collemucioli, Collina dei Venti, Fattoria di Fugnano, Fattoria La Torre, Fattoria Poggio Alloro, Fattoria San Donato, Fattorie Melini, Fornacelle, Geografico, Guicciardini Strozzi, Guidi, Il Colombaio di Santa Chiara, Il Lebbio, Il Palagione, La Lastra, La Roccaia , Macinatico, Montenidoli, Mormoraia, Palagetto, Panizzi, Pietraserena, Podere Le Volute, Poderi Arcangelo, Poderi del Paradiso, San Benedetto, San Quirico, Signano, Tenuta La Vigna, Tenuta Le Calcinaie, Terre di Sovernaja, Teruzzi, Tollena, Vagnoni.

“Mentre possiamo già dire che la Riserva 2021 è senz’altro una bellissima annata – sottolinea Andrea Marrucci, Sindaco di San Gimignano - confermando la positiva evoluzione nel tempo della Vernaccia, per l’ultima vendemmia 2022 il giusto verdetto arriverà più avanti. Ci aspettiamo una buona annata, caratterizzata da situazioni climatiche estreme che, tuttavia, hanno evidenziato ancora una volta la resilienza di un vitigno autoctono.

Marrucci si congratula con i produttori, che nell’annata più torrida degli ultimi cento anni hanno saputo gestire la produzione garantendo il massimo della qualità e il massimo della resa con l’aggiunta di avversità internazionali legate alla guerra. L’amministrazione si conferma vicina ai progetti del Consorzio e dei produttori e conferma il sostegno al percorso di re-branding che la Regina Bianca ha avviato, riscrivendo buona parte delle norme che disciplinano l’attività agricola sul territorio, per mettere sempre di più i produttori nelle condizioni di esprimere qualità nel rispetto dell’ambiente.

Non c’è vino italiano – continua Marrucci - che possa vantare una storia ed un legame così longevo e così profondo tra il suo territorio e la sua denominazione. Per noi la Vernaccia è altresì un elemento prezioso della dieta mediterranea. Per questo rigettiamo ogni tentativo di etichettatura sanitaria del vino, volendo puntare invece sulla conoscenza e sulla responsabilità nell’approcciarsi a questo nobile prodotto”.

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