07 Settembre 2022
fonte: Imagoeconomica
Il Consiglio di Amministrazione di LU-VE, riunitosi in data odierna, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022.
LU-VE Group ha conseguito nel primo semestre del 2022 una crescita record del fatturato (+39,9%%) pari a € 318,4 milioni. Questo nonostante le turbative seguite all’invasione dell’Ucraina con l’esplosione dei costi dell’energia e del gas, nonché il protrarsi di sporadici periodi di lockdown in diversi paesi (in particolare la Cina), che hanno ulteriormente aggravato il rischio di shortage di alcuni materiali e componenti critici provocando un fortissimo aumento dei costi e dei tempi dei servizi logistici.
Il portafoglio ordini ha chiuso il primo semestre a € 200,8 milioni con un incremento del 37,3% rispetto alla fine di giugno del 2021 (+24% a parità di perimetro).
Il risultato positivo del primo semestre 2022 deriva anche dal fatto che il Gruppo ha:
I primi mesi dell’anno in corso sono stati caratterizzati da una domanda ancora molto brillante e dal permanere di una forte tensione sia in termini di costo di acquisto che di disponibilità delle principali materie prime e dei componenti. LU-VE Group è riuscito ad attutirne l’impatto grazie alla revisione delle politiche di approvvigionamento messe in atto già nel corso del 2021, anche grazie all’incremento del livello di scorte di sicurezza.
I “Ricavi e proventi operativi” hanno registrato un incremento di € 90,7 milioni, pari al 39,9%. A cambi costanti l’incremento dei ricavi sarebbe stato del 39%. Questo incremento è dovuto per circa il 25% all’aumento dei prezzi di vendita e per la restante parte all’aumento dei volumi e al cambiamento del mix di vendita.
Il fatturato del Gruppo non dipende in misura significativa da singoli contratti commerciali o industriali. Alla data del 30 giugno 2022, i ricavi di vendita relativi ai primi 10 clienti rappresentano complessivamente il 34% del fatturato, con il primo cliente che incide per meno del 6%.
Il “Margine Operativo Lordo (EBITDA)” è stato pari a € 42,1 milioni (13,2% dei ricavi) rispetto a 26,5 milioni di Euro (11,6% dei ricavi) del primo semestre 2021.
Al netto dell’impatto dei costi non rientranti nella gestione ordinaria, l’EBITDA adjusted sarebbe stato pari a € 42,8 milioni. Nel primo semestre 2021 non c’è stato alcun impatto di costi non rientranti nella gestione ordinaria.
La variazione dell’EBITDA adjusted rispetto all’EBITDA del primo semestre 2021 (+ € 16,3 milioni + 61,5%) è generata per € 10,2 milioni dalla contribuzione sui volumi aggiuntivi e per € 56,9 milioni all’aumento dei prezzi di vendita al netto di € 50,8 milioni di incrementi nei costi, delle principali materie prime e degli altri costi di produzione.
Il “Risultato Operativo (EBIT)” è pari a € 26,4 milioni (8,3% dei ricavi) rispetto a € 12,1 milioni (5,3% dei ricavi) nel primo semestre del 2021. Al netto dei costi non rientranti nella gestione ordinaria (EBIT “adjusted”) sarebbe stato pari a € 27,1 milioni (8,5% dei ricavi).
Il “Risultato netto del periodo” è pari a € 33,3 milioni (10,5% dei ricavi), rispetto a € 9,7 milioni del primo semestre 2021 (4,3% dei ricavi).
Nel semestre sono stati registrati costi non rientranti nella gestione ordinaria (0,7 milioni di Euro), capital gain da cessione di partecipazione (9,5 milioni di Euro), variazione positiva del fair value dei derivati e impatto del costo ammortizzato (4,1 milioni di Euro).
Applicando l’effetto fiscale ai costi e ricavi non ricorrenti, il risultato netto del primo semestre 2022 sarebbe stato pari a € 21,6 milioni (6,8% dei ricavi), rispetto a € 9,7 milioni nel primo semestre del 2021 (4,3% dei ricavi).
Il patrimonio netto consolidato ammonta a € 206,9 milioni rispetto a € 172,1 milioni al 31 dicembre 2021. L’incremento (pari a € 34,8 milioni) è dovuto al risultato del periodo (€ 33,3 milioni) rettificato dalla distribuzione di dividendi per € 8,2 milioni, dalla variazione positiva della Riserva di traduzione (€ 9,2 milioni) e da altre variazioni pari a € 0,5.
“Nei primi sei mesi del 2022, il Gruppo è cresciuto in termini di fatturato, EBITDA e utile netto. Inoltre, abbiamo un portafoglio ordini mai registrato prima nella storia dell’azienda. È il risultato del lavoro di squadra di tutti noi – ha dichiarato Iginio Liberali, presidente di LU-VE Group – Tuttavia, a causa della situazione internazionale, questa prima metà dell’anno è stata anche caratterizzata dal forte aumento del costo della vita e dell’inflazione, con forti ripercussioni sui bilanci delle famiglie. Per questo abbiamo destinato tre milioni di euro a sostegno dei nostri collaboratori. Di fronte alle incertezze dello scenario economico mondiale e a un mercato che mostra una domanda calante, l’assetto generale di LU-VE Group, le operazioni in corso, ma soprattutto l’impegno nel nostro lavoro ci fanno guardare con fiducia al futuro”.
Confermando quanto già verificatosi nel corso del 2021, i meccanismi periodici di adeguamento dei prezzi di vendita della SBU “Components”, legati all’andamento dei costi medi di alcuni materiali e servizi, hanno consentito di tutelare la marginalità delle vendite.
Con la stessa logica si è agito nella SBU “Cooling Systems”, con l’applicazione di due aumenti dei listini di vendita nei mesi di gennaio e di maggio, all’interno di un’arena competitiva che, per una volta, si è mossa in maniera non troppo dissimile nei tempi e nei modi.
In linea con quanto previsto dal piano di medio termine, nei primi mesi dell’anno sono stati avviati due importanti progetti di ampliamento dei siti produttivi in Polonia e negli Stati Uniti per i quali sono attualmente in corso le valutazioni delle offerte pervenute dalle imprese che hanno partecipato alle gare.
Il primo semestre del 2022 ha visto inoltre il Gruppo impegnato nel completamento di alcuni progetti straordinari, di seguito descritti, avviati negli ultimi mesi dell’anno precedente.
Cessione Tecnair LV - Il 21 marzo 2022 LU-VE Group ha ceduto per un valore pari a € 12,9 milioni (che ha generato un provento finanziario pari a circa € 9,5 milioni) l’intera partecipazione (79,9%) detenuta in Tecnair LV S.p.A. (specializzata nella produzione di unità di climatizzazione interna di precisione destinate ad applicazioni per sale operatorie e data centre) alla società svedese Systemair AB, quotata alla Borsa di Stoccolma. A seguito di questa cessione LU-VE Group e Systemair hanno siglato un accordo pluriennale per la fornitura di scambiatori di calore e di prodotti correlati e per la prosecuzione delle azioni di cross-selling relative alle unità di climatizzazione di precisione “indoor”, mentre il Gruppo LU-VE continuerà a focalizzare la sua attività sui sistemi di climatizzazione “outdoor” destinati ai data center di ultima generazione.
Acquisizione Refrion - Nell’ottica di un ulteriore ampliamento della presenza di LU-VE Group nei segmenti di applicazione del condizionamento civile, dei data centre, del raffreddamento di processo e della refrigerazione industriale, il 30 marzo 2022 è stata perfezionata l’acquisizione di una partecipazione del 75%, nella società Refrion S.r.l.. La società, con sede legale a Flumignano (Udine), è specializzata nella produzione di prodotti ventilati abbinati alla tecnologia adiabatica, che consente significative riduzioni dei consumi energetici, di acqua e delle emissioni sonore. Fondata nel 2002, Refrion S.r.l. si è sempre distinta per la capacità di innovazione dei propri prodotti, in particolare grazie alla tecnologia degli scambiatori di calore con tubo ovale che rimane un unicum sul mercato. La società neoacquisita ha inoltre avviato una presenza nel campo degli scambiatori di calore per impianti nucleari e dispone di una delle camere climatiche di prova più grandi d’Europa. Nell’esercizio 2021 il gruppo Refrion (composto, oltre che dalla controllante Refrion S.r.l., da Refrion Deutschland Gmbh e da R.M.S. S.r.l.) ha conseguito un fatturato consolidato di € 26 milioni, con un EBITDA rettificato di poste straordinarie di € 2,7 milioni e un utile ante imposte e costi straordinari di € 0,6 milioni. La posizione finanziaria netta rettificata al 31 dicembre 2021 era negativa per € 8,9 milioni. L’accordo prevede un’opzione put & call per l’acquisto del restante 25%, esercitabile entro i prossimi cinque anni. Il prezzo provvisorio definito contrattualmente è di € 9,5 milioni e il corrispettivo pagato al closing e finanziato tramite disponibilità liquide del Gruppo, è stato pari a € 8,1 milioni, ovvero 7,35 volte l’EBITDA rettificato medio degli esercizi 2020 e 2021, al netto della posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2021.
Acquisizione ramo d’azienda - In data 3 agosto 2022, sono stati siglati i contratti definitivi per l’acquisto del ramo di azienda di Italia Wanbao ACC S.r.l. di (“WACC”), situato a Mel (Belluno), in amministrazione straordinaria. Gli accordi prevedono: a) la completa riconversione industriale del sito, in affitto, al fine di ampliare la produzione di scambiatori di calore per banchi frigoriferi, pompe di calore e “chiller”, già realizzati presso lo stabilimento di Belluno del Gruppo oltre che in altri stabilimenti del Gruppo; b) l’assorbimento nell’arco di tre anni dalla firma dei contratti di una parte consistente degli attuali lavoratori di WACC; c) investimenti complessivi nel sito produttivo (che ha una superficie di circa 40.000 mq coperti) per circa € 6 milioni nei prossimi 3 anni. Con questa operazione, LU-VE Group punta ad ampliare la propria base produttiva, rendendo l’attività dello stabilimento di Mel conforme e coerente con il core business di LU-VE Group, installandovi linee di produzione di scambiatori di calore di ultima generazione. Inoltre, la vicinanza dei siti produttivi di Mel e di Limana consentirà l’ottimizzazione della gestione della logistica dei due stabilimenti, con la possibilità di creare un polo logistico unico, anche a supporto di alcuni stabilimenti esteri di LU-VE Group. Alcune decine di lavoratori di “WACC” hanno già avviato il percorso di formazione presso due stabilimenti del Gruppo in Italia.
Nel primo semestre 2022 il Gruppo ha continuato e rafforzato il percorso di integrazione della sostenibilità nella strategia aziendale, consolidando i progetti già in essere e formalizzandone dei nuovi per contribuire agli obiettivi mondiali di sviluppo sostenibile definiti nell’“Agenda 2030” sottoscritta dai 193 Paesi membri dell’ONU.
Coerentemente con i principi alla base della “Mission” aziendale (“un Mondo Migliore, Evoluto, Equilibrato e Consapevole”), il Gruppo si muove su tre linee principali per dare il proprio contributo agli obiettivi dell’“Agenda 2030”: persone, processi e prodotti.
Nello specifico, il Gruppo ha recentemente avviato un’attività strutturata di valutazione delle proprie operazioni a livello globale per identificare azioni in linea con l’“Accordo di Parigi” (limitare l’aumento temperatura media globale sotto 1,5 °C e basse emissioni di gas a effetto serra). È stata anche avviata un’analisi lungo tutta la propria catena del valore per misurare il contribuito emissivo delle attività non direttamente controllate dal Gruppo e sostenere una complessiva riduzione dell’impatto ambientale.
Parallelamente, sono proseguiti gli investimenti in ricerca e sviluppo, in particolar modo in nuove tecnologie per lo sviluppo di soluzioni con fluidi refrigeranti naturali, alta efficienza energetica e ridotto utilizzo di fluidi refrigeranti. Sono state avviate nuove analisi per indagare le dimensioni della sostenibilità di prodotto, in linea con le indicazioni della Tassonomia Europea per le attività ecosostenibili.
Infine, nei primi mesi del 2022 sono state avviate nuove attività formative e nuovi progetti in ambito HR e sostenibilità per aumentare la consapevolezza ed il coinvolgimento dei collaboratori sui temi della sostenibilità, nonché migliorare l’analisi dei dati a favore di politiche di gestione delle risorse umane più efficaci ed inclusive.
L’Unione Europea rappresenta oltre l’80% del totale delle vendite.
Da notare inoltre che per la prima volta nella storia del Gruppo il continente americano (+90,7%) è salito al secondo posto per volumi di vendita, mentre anche l’Asia (+51.5%) ha conseguito importanti risultati di crescita e di qualificazione.
SBU “Components” - Eccellente è stata la crescita (+47,5%) nel primo semestre 2022 della SBU “Components” con un valore delle vendite pari a € 184,6 milioni. A trainare questo notevole risultato sono stati in particolare gli innovativi scambiatori di calore per fluidi naturali per applicazione nelle pompe di calore, nei banchi refrigerati per supermercati, nelle asciugabiancheria e nel segmento “Ho.Re.Ca.”.
SBU “Cooling Systems” - Anche la SBU “Cooling Systems” ha avuto un risultato molto positivo con un fatturato di € 126,6 milioni in crescita del 27,4% (+32,7% al netto dei dati relativi a Tecnair ceduta nel mese di marzo). Il segmento “industrial cooling” ha più che raddoppiato i volumi a seguito dello sblocco di importanti progetti avvenuto negli ultimi due mesi del 2021, mentre più moderata è stata la crescita nella “refrigerazione” e nel “condizionamento dell’aria” sebbene all’interno di questo segmento le vendite di apparecchi “outdoor” per i “data centre” siano aumentate di oltre il 23%. Il risultato della SBU “Cooling Systems” è stato però leggermente penalizzato dai problemi di approvvigionamento dei ventilatori ad alta efficienza energetica che hanno comportato un allungamento dei tempi di consegna con una programmazione a volte caotica ed emergenziale che ha generato inefficienze produttive e lo slittamento, se non la perdita, di alcuni progetti
Il fattore comune ad entrambe le “Business Units” permane la significativa crescita di soluzioni di scambio termico ad alta efficienza energetica con l’adozione di fluidi naturali di scambio a basso impatto ambientale.
Il capitale circolante operativo di LU-VE Group (dato dalla somma delle rimanenze e dei crediti commerciali al netto dei debiti commerciali) al 30 giugno 2022 ammonta a € 120,9 milioni con un’incidenza del 20,7% (20,3% a parità di perimetro) sulle vendite degli ultimi 12 mesi (era pari a 48 milioni di Euro al 30 giugno 2021 con un’incidenza del 11% sulle vendite degli ultimi 12 mesi).
Il notevole incremento registrato nell’esercizio è legato alla scelta strategica di investire in maniera importante nell’aumento del livello delle scorte di sicurezza di materie prime e componenti elettrici (pertanto senza rischi di obsolescenza) in modo da poter garantire ai clienti dei termini di consegna in linea con le loro aspettative e quindi di poter sfruttare in pieno la domanda attiva dell’esercizio.
Normalizzando tale effetto, il capitale circolante operativo al 30 giugno 2022 sarebbe stato pari a circa € 84,5 milioni, pari al 14,5% sulle vendite degli ultimi 12 mesi, con una riduzione di € 36,4 milioni.
La posizione finanziaria netta è negativa per € 155,4 milioni (€121,9 milioni al 31 dicembre 2021) con una differenza di € 33,5 milioni principalmente dovuta per € 15,8 milioni agli investimenti, per € 8,2 milioni alla distribuzione di dividendi, per € 48,1 milioni all’incremento del capitale circolante operativo (rettificato dai valori di Tecnair LV e del gruppo Refrion), per € 12,6 milioni all’attività di acquisizione e cessione di partecipazioni, al netto di € 12,2 milioni legati alla variazione degli altri debiti e crediti ed ai derivati e di circa € 39 milioni di flusso positivo della gestione.
Normalizzando la posizione finanziaria netta in considerazione dell’effetto straordinario sulle giacenze, il dato al 30 giugno 2022 sarebbe stato negativo per € 119 milioni.
La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2021 era pari a € 116,8 milioni (peggioramento di € 38,6 milioni negli ultimi dodici mesi).
Nel periodo 1° luglio 2021 – 30 giugno 2022 il flusso di cassa della gestione rettificato delle componenti non operative è stato di circa 30,7 milioni di Euro.
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