10 Febbraio 2022
Fonte: Pixabay
Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Asti (“Banca di Asti”), nella seduta odierna, ha approvato le situazioni patrimoniali ed economiche individuali e consolidate preliminari al 31 dicembre 2021. L'utile netto si attesta a 40 mln di euro (+45% sul 2020), grazie all’ottima performance commerciale e gestionale.
I risultati conseguiti dal Gruppo nel 2021, in uno scenario economico ancora condizionato dagli effetti negativi connessi alla pandemia COVID-19, ne confermano l’elevata capacità di resilienza, il buon livello di redditività con il ROE al 4,1% e l’ottima efficienza operativa con il Cost/Income al 58,0%.
La robustezza strutturale del Gruppo risulta confermata ed ulteriormente rafforzata:
Impieghi economici a clientela sono pari a 7,1 miliardi di euro, in sensibile crescita rispetto all’anno precedente (+3,9%). L’erogazione di crediti per oltre 1,7 miliardi di Euro conferma il concreto impegno del Gruppo nel supportare famiglie e imprese e quindi lo sviluppo dei territori di riferimento.
Costi operativi si attestano a 250,3 milioni, in aumento del 3,41% rispetto al 31/12/2020, principalmente a seguito dei crescenti contributi al sistema bancario e delle spese straordinarie sostenute in relazione alla fusione per incorporazione di Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli S.p.A. in Banca di Asti, nonché del venir meno dei risparmi straordinari conseguiti nel 2020 grazie al Fondo di Solidarietà per mitigare gli effetti della pandemia.
Gli accantonamenti su crediti ammontano a circa 91,7 milioni di Euro e scontano sia gli effetti derivanti dal perseguimento della strategia di derisking sia l’approccio prudenziale adottato dal Gruppo in relazione ai potenziali impatti derivanti dal protrarsi della pandemia.
L’indicatore NPL ratio netto fa registrare una sensibile contrazione al 3,62% (dal 4,83% del 31 dicembre 2020), con un tasso medio di copertura dei crediti deteriorati al 48,63% (in calo rispetto al 51,05% del 31/12/2020 a seguito delle cessioni e delle cancellazioni di sofferenze effettuate nel corso dell’anno). Le sofferenze nette scendono all’1,20% (dall’1,64% del 31/12/2020) con un coverage ratio pari al 60,59%. Anche l’NPL ratio lordo risulta in deciso calo al 6,75% dal 9,32% del 2020, coerentemente con il perseguimento della strategia di derisking programmata.
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