11 Aprile 2024
FONTE: Lapresse
Ciccio Graziani tutto poteva immaginare quando lo hanno invitato a Volpiano (Torino) per l'inaugurazione di un torneo, tranne che trovare il suo nome nelle carte di un'inchiesta per infiltrazioni mafiose dell'ndrangheta. Ad chiamare l'ex campione del mondo è stato Salvatore Gallo esponente di spicco del Pd locale, nonché fucina di voti, il quale, a sua volta, è stato recentemente indagato e finito nel mirino dei pm per estorsione, peculato e corruzione elettorale. Nel corso degli anni Graziani è rimasto in contatto con il capoluogo piemontese, dove ha conservato alcuni amici tra cui Antonio Esposito.
Proprio a causa di questa amicizia che Ciccio Graziani si ritrova citato nelle carte dell’inchiesta sulle infiltrazioni dell'ndrangheta nei cantieri autostradali della Torino-Bardonecchia e nell’Alta velocità. Dell'inchiesta fa anche parte Antonio Esposito, già condannato per associazione per delinquere finalizzata all'usura e all'estorsione. Esposito viene citato in vari passaggi chiave dell'inchiesta che ha portato, sin qui, all'arresto di 9 persone. Tra i quali spicca Roberto Fantini, ad della Sitalfa, costola di Sitaf Spa, oggi al 66% del gruppo Gavio. Fantini è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.
Ad unire Ciccio Graziani a Esposito e Fantini è soprattutto il calcio: sono tutti e tre tifosi del Toro. ”Tonino Esposito voleva che Roberto gli desse dei lavori, ma Roberto rispondeva: io faccio dei bandi di concorso, non posso dare il lavoro a chi voglio io”, ha raccontato l’ex calciatore. Graziani ha anche conosciuto Salvatore Gallo, ras delle tessere del Pd. Anche Gallo è indagato nell’inchiesta, anche se non per reati di mafia. “L’ho conosciuto quando lui e Roberto organizzarono un torneo e mi chiesero la cortesia di andare a tirare il calcio d’inizio. Cosa che puntualmente feci”, dice l’ex calciatore. A quando risale il torneo? “Una quindicina di anni fa, se non ricordo male in un paese di nome Volpiano“, risponde Graziani. Volpiano è un paesino al centro dell’inchiesta in quanto è la sede della cosca di ‘ndrangheta infiltrata negli appalti delle autostrade. Graziani, però, di tutto questo no sa nulla: “Ah, ho capito, non lo sapevo. Comunque il nome Gallo non mi è nuovo. Io lavoravo a Mediaset, era una domenica, ho preso la macchina, sono andato, ho fatto quello che dovevo fare e sono venuto via. Se non ricordo male ripartii anche subito. Un favore di questo tipo a Roberto glielo facevo volentieri“. L’ex numero 11 del Torino non nega di aver potuto incontrare esponenti della ‘ndrangheta: “Nella vita non si può mai sapere, vai a sapere quello che può succedere, involontariamente possono capitare incontri di questo tipo”. Graziani, in ogni caso, ignorava il ruolo politico di Gallo: “Che io ricordi no. Se lo dovessi incontrare per strada non saprei riconoscerlo”.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia