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Distribuzione e ritardi dei vaccini, così la Ue potrebbe finire: Draghi da Ursula

Il premier incaricato Mario Draghi ha telefonato alla presidente della Commissione europea per discutere della distribuzione dei vaccini

04 Marzo 2021

Distribuzione e ritardi dei vaccini, così la Ue potrebbe finire

Fonte: lapresse.it

La Ue non sta facendo una bella figura sui vaccini contro il Covid, dato i ritardi nella distribuzione. Per questo motivo, bene sapendo che il futuro dell'Unione europea si giocherà proprio sulla sua capacità o meno di uscire dall'emergenza pandemica, Mario Draghi ha sentito al telefono la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. La discussione ha riguardato anche Recovery Fund e l’esigenza di una gestione europea dei flussi migratori mirata a una maggiore proporzionalità tra gli stati membri.

Distribuzione e ritardi dei vaccini Ue

"Felice di aver parlato stasera con il premier Mario Draghi", ha fatto sapere la von der Leyen." Abbiamo discusso di cooperazione sulla produzione e distribuzione dei vaccini. Attendiamo con ansia il Global Health Summit del G20 a maggio". Riferisce poi di aver affrontato con il premier anche la questione del "lavoro preparatorio sul piano nazionale di ripresa e di resilienza" dell'Italia per Next Generation Eu.

Sulla telefonata, e per la verità non solo su quello, il premier incaricato Mario Draghi ha mantenuto il massimo riserbo. Lavorare e parlare poco sembra questo l’imperativo per il neo premier che con i suoi ministri è stato chiaro: divulgare notizie solo quando c’è effettivamente qualcosa da annunciare. Si tratta sicuramente di una svolta, rispetto al Governo precedente, i cui esponenti erano soliti esibirsi in lunghissime dirette Facebook. Certo è che il continuo silenzio del Premier potrebbe però dare più spazio di intervento ai leader che compongono la coalizione a suo sostegno e che il più delle volte finiscono per litigare tra loro. Un rischio alto, ma che pare per il momento calcolato, quello a cui sta andando incontro Mario Draghi.

Ue, migranti

Mentre si attende un piano del governo condiviso con l'Europa per la gestione dei migranti, il leader della Lega Matteo Salvini interviene a gamba tesa. "Presto sarò a Lampedusa, la gente ha voglia di contatto, di presenza, di soluzioni" ha detto il capo del Carroccio da Livorno: "Io preferisco sempre essere presente, sperando che il buon Dio allontani questo virus. L'Italia non può essere punto di arrivo di barchini e barconi, abbiamo già abbastanza problemi, senza doverci fare carico di quelli altrui".

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