03 Gennaio 2021
Dal 2021 ci sarà una novità in arrivo in campo di incentivi e bonus: il bonus idrico.
Il bonus idrico o bonus bagno è un incentivo per la sostituzione di sanitari, rubinetteria, soffioni della doccia e colonne doccia. Il bonus vale fino a 1.000 euro ed è stato introdotto attraverso la legge di Bilancio 2021, con un emendamento approvato in commissione alla Camera.
Con la modifica alla manovra è stato possibile istituire il Fondo per il risparmio di risorse idriche, con una dotazione di 20 milioni di euro. Si potrà beneficiare del bonus fino “ad esaurimento delle risorse”.
Il bonus rubinetti, concepito per permettere di risparmiare proprio sulle risorse idriche, sarà utilizzabile entro il 31 dicembre 2021.
Come già anticipato, il bonus consiste in un incentivo fino a mille euro, utilizzabile per gli interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto, ma anche per gli apparecchi di rubinetteria sanitaria, per i soffioni doccia e per le colonne doccia sostituiti con nuovi apparecchi a limitazione del flusso d’acqua. Il beneficio può essere utilizzato per gli edifici esistenti, per loro parti e per le singole unità immobiliari. Il bonus idrico, inoltre, non concorre alla formazione del reddito imponibile e non si rileva ai fini Isee.
Naturalmente ci sono dei parametri da rispettare. Per esempio, per quanto riguarda i vasi sanitari in ceramica, si accede per la fornitura e la posa in opera di wc con un volume massimo di scarico inferiore o uguale a 6 litri: in questo caso rientrano nel bonus anche le opere idrauliche e murarie connesse e lo smontaggio dei precedenti apparecchi.
Per la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori, per bagno e cucina, vengono compresi nell’incentivo i dispositivi per il controllo del flusso dell’acqua con portata massima di 6 litri al minuto. Per i soffioni doccia e le colonne doccia la portata d’acqua deve essere uguale o inferiore ai 9 litri al minuto. Anche in questi casi rientrano tra le spese incentivabili quelle di messa in opera.
Per quanto riguarda le modalità di richiesta ed erogazione del bonus idrico, alcuni punti non sono ancora stati chiariti.
L’emendamento rinvia a un successivo decreto la definizione delle modalità e dei termini per l’erogazione e l’ottenimento del bonus. Non è ancora stato comunicato se si tratterà di una detrazione o di uno sconto diretto sull’acquisto, anche se l'ipotesi iniziale era quella di un credito d'imposta. Un decreto del ministero dell’Ambiente, che dovrà essere emanato entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di Bilancio, stabilirà anche le regole specifiche sul rispetto dei limiti di spesa.
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