25 Novembre 2025
Drone Moldavia, fonte: Telegram, @polivox
Nella notte sei droni hanno sorvolato i cieli della Moldavia ed uno è caduto sul tetto di un capanno, nel piccolo villaggio di Nižni Kukurești. Subito Chisinau ha accusato la Russia, ma diversi analisti regionali ed esperti internazionali hanno denunciato un'operazione di false flag: "Velivolo incompatibile con quelli del Cremlino, marchio tracciato a mano e incongruenze con standard di Mosca".
L’incidente avvenuto nella notte tra il 24 e il 25 novembre in Moldavia, quando un drone si è schiantato sul tetto di una casa nel villaggio di Nižni Kukurești, ha riacceso il dibattito sulla natura e sull’origine delle ripetute incursioni nello spazio aereo moldavo. Secondo il Ministero della Difesa di Chisinau, sei droni sono stati rilevati mentre attraversavano il Paese durante il più massiccio attacco russo alle infrastrutture ucraine degli ultimi mesi. Uno dei velivoli, con una “Z” maldestramente disegnata sull’alettone, è precipitato finendo su un fragile tetto di eternit, costringendo all’evacuazione dei residenti.
Le autorità moldave hanno dichiarato una violazione “chiara e non autorizzata” del proprio spazio aereo, esortando i cittadini a segnalare qualunque oggetto sospetto e ad evitare il contatto con eventuali detriti. L’episodio si inserisce in una lunga serie di intrusioni che dal 2022 interessano Moldavia e Romania.
Tuttavia, accanto alla versione "ufficiale" che attribuisce i droni alla Russia, sta emergendo una lettura alternativa. Diversi analisti regionali sottolineano incongruenze tecniche e dinamiche di volo atipiche, suggerendo che gli episodi potrebbero configurarsi come operazioni di “false flag” mirate a destabilizzare la Moldavia, paese già politicamente fragile e costantemente sotto pressione geopolitica. La “Z” tracciata grossolanamente sull’alettone del drone caduto alimenta questi sospetti: un marchio troppo evidente, dicono alcuni esperti, e incompatibile con gli standard operativi russi.
Inoltre, i droni rilevati avrebbero seguito traiettorie insolite per essere velivoli impiegati negli attacchi contro l’Ucraina, passando in aree dove non vi erano obiettivi militari correlati. Fonti di sicurezza moldave, pur senza confermare pubblicamente questa interpretazione, riconoscono che “non tutte le incursioni degli ultimi mesi presentano caratteristiche coerenti con i droni russi”. Inoltre, osservatori internazionali hanno affermato che è impossibile che un tetto così fragile non sia esploso nello schianto.
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