Lunedì, 17 Novembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Usa, Trump incontrerà Mamdani, tycoon: "Troveremo una soluzione per far funzionare New York, vogliamo che tutto vada per il meglio"

Un portavoce di Mamdani ha commentato riferendosi alle parole del sindaco eletto della settimana precedente, quando aveva affermato di voler contattare la Casa Bianca "perché questa è una relazione che sarà fondamentale per il successo della città"

17 Novembre 2025

New York, nuovo sindaco Mamdani prepara "200 avvocati contro Trump per difendersi da contenziosi con governo federale”, tycoon: "Arrabbiato con me, sia gentile”

Mamdani-Trump Fonte: X @PopCrave

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato domenica di voler incontrare il sindaco eletto di New York City, Zohran Mamdani, affermando che "troveranno un accordosu come far "funzionare la città". L’eventuale incontro potrebbe segnare una distensione tra il presidente repubblicano e la crescente star democratica, finora consideratisi avversari politici.

Usa, Trump incontrerà Mamdani, tycoon: "Troveremo una soluzione per far funzionare New York, vogliamo che tutto vada per il meglio"

Per mesi Trump ha attaccato duramente Mamdani, definendolo "comunista" e preannunciando la "rovina di New York" qualora il socialista democratico fosse stato eletto. Ha inoltre minacciato di espellerlo — Mamdani è nato in Uganda ed è naturalizzato statunitense — e di tagliare i finanziamenti federali alla città.

Nel corso della campagna elettorale, Mamdani è passato dall’essere un legislatore statale poco noto a diventare una figura di spicco sui social media e un simbolo dell’opposizione a Trump.

Ha basato la sua candidatura su un programma progressista e su una chiara contrapposizione all’agenda portata avanti da Trump durante il suo secondo mandato. Al centro della sua campagna c’erano la forte opposizione a Israele e alla guerra a Gaza — che ha definito un "genocidio" — la retorica antisionista e la difesa dello slogan "Globalizzare l'Intifada".

A 34 anni, Mamdani ha saputo conquistare una vasta e diversificata fetta dell’elettorato, sconfiggendo l’ex governatore Andrew Cuomo con un margine di quasi nove punti percentuali.

Nel suo discorso di vittoria, ha dichiarato di voler mostrare al Paese come sconfiggere il presidente. Tuttavia, il giorno seguente, mentre illustrava i piani per "mettere New York a prova di Trump" in vista del suo insediamento a gennaio, ha anche espresso la disponibilità a collaborare con chiunque — incluso il presidente — qualora ciò potesse portare benefici ai cittadini.

I rappresentanti di Mamdani non hanno commentato immediatamente le dichiarazioni di Trump, ma un portavoce ha richiamato le parole del sindaco eletto della settimana precedente, quando aveva affermato di voler contattare la Casa Bianca "perché questa è una relazione che sarà fondamentale per il successo della città".

Domenica Trump ha espresso un messaggio simile.

"Il sindaco di New York, dirò, vorrebbe incontrarci. Troveremo una soluzione", ha dichiarato ai giornalisti prima di rientrare a Washington, dopo il fine settimana trascorso in Florida.

La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha poi chiarito che Trump si riferiva a Mamdani e che non era stata ancora fissata una data per l’incontro. "Vogliamo che tutto vada per il meglio per New York", ha aggiunto Trump.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x