29 Ottobre 2025
reuters e Time of Israel (Muhammad Zakariya Ayyoub al-Matouq)
I bombardamenti di Israele a Gaza, oltre ad aver provocato almeno 90 mila morti (ma il numero è sottostimato), ha anche avuto numerosi effetti collaterali fra cui oltre un milione di bambini traumatizzati, persone amputate a gambe, braccia, mani, piedi, persone a rischio morte per denutrizione o malattie come l'epatite. Inoltre, sono oltre 58mila i bambini rimasti senza almeno un genitore.
Nel corso di due anni di bombardamento, sono oltre 64mila i bambini vittime delle bombe israeliane, tra morti e feriti. I numeri sono sottostimati, molte persone sono ancora sotto le macerie e non sono ancora state riconosciute, altre sono ferite. Nonostante il cessate il fuoco, l'esercito israeliano ha continuato a bombardare la Striscia di Gaza e, nelle ultime ore, il rpemier Benjamin Netanyahu ha ordinato "attacchi potenti", che hanno provocato la morte di quasi 100 persone, fra cui oltre 30 bambini, e il ferimento di 200 palestinesi.
Circa 58mila bambini hanno perso almeno uno dei genitori, 20mila piccoli li avrebbero visti morire entrambi. Oltre ad incidere sulla denutrizione, che nella fase della crescita influisce negativamente sulla salute e sullo sviluppo, la guerra sta dando altri effetti collaterali, fra cui molti problemi di salute mentale. Tra persone che hanno visto morire parenti e amici, persone che sono state svegliate nel cuore della notte e portate via dalla sua casa, persone che hanno perso tutto, sono milioni i palestinesi traumatizzati.
Analizzando i dati Unicef che parlano di un milione di bambini che devono far fronte all’orrore della guerra, Danilo Feliciangeli, responsabile per il Medio Oriente di Caritas italiana, ha spiegato al Sussidiario: "Un milione di persone sotto i 14 anni è una cifra attendibile, a Gaza l’età media è bassissima. Ci sono due fattori di preoccupazione enorme, il primo dei quali è la salute fisica. Da marzo non entra praticamente nulla e una denutrizione prolungata ai bambini causa danni permanenti a livello di sviluppo mentale e cognitivo, oltre che fisico. Almeno 500mila persone di cui 300mila bambini soffrono di denutrizione estrema, per la quale avrebbero bisogno di trattamenti specifici che permettessero loro di recuperare fisiologicamente, una terapia vera e propria con degli integratori. Ora sono trattamenti impossibili".
Un altro problema da affrontare con urgenza "è la salute mentale - ha aggiunto -. I minori hanno sofferto tantissimo: se non si interviene per aiutarli a elaborare quello che è successo si rischia di crescere generazioni di persone traumatizzate, con tutto quello che può comportare una volta che sei adulto".
I minori "hanno disturbi del sonno e sono sfasati nelle loro percezioni: hanno vissuto vedendo la morte in faccia, hanno perso i loro cari, i loro amici e non hanno avuto occasione di rielaborare il lutto. Alcuni sono stati costretti a scappare dalle loro case in piena notte e si svegliano in preda agli incubi: per loro la vita è una sofferenza continua, un aspetto che incide moltissimo sulla loro salute mentale. Sono esperienze che si porteranno dentro anche da adulti, che influiranno sul loro modo di vivere le relazioni".
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