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Nepal, istituita Commissione d'inchiesta su condotta violenta di polizia durante proteste antigovernative che causò 73 morti e oltre 2100 feriti

Le proteste, iniziate pacificamente lo scorso 8 settembre dopo il blocco governativo dei social, erano degenerate quando la polizia aveva aperto il fuoco contro i dimostranti. La Commissione giudiziaria ora indagherà anche su incendi dolosi e atti vandalici

23 Settembre 2025

Nepal, istituita Commissione d'inchiesta su condotta violenta di polizia durante proteste antigovernative che causò 73 morti e oltre 2100 feriti

Proteste Nepal Fonte: Pagine Esteri

Il nuovo governo ad interim del Nepal ha istituito una Commissione d'inchiesta per approfondire ed investigare sulla condotta violenta e le responsabilità avute dalle forze dell'ordine durante le maxi-proteste antigovernative scoppiate nel Paese le scorse settimane.

Nepal, istituita Commissione d'inchiesta su condotta violenta di polizia durante proteste antigovernative che causò 73 morti e oltre 2100 feriti

Si tratta della prima, significativa, decisione adottata dall'esecutivo della nuova Premier Sushila Karki, ex Presidente della Corte Suprema che ha prestato giuramento lo scorso venerdì 12 settembre. Una decisione volta a fare luce sulle responsabilità e sulla condotta avuta dalla polizia durante le precedenti proteste della Generazione Z, culminate con un bilancio tragico di vittime: almeno 73 mortipiù di 2.100 feriti. La Commissione giudiziaria, nominata domenica 21 settembre, sarà composta da tre membri (un avvocato e un alto funzionario di polizia in pensione) e presieduta da Gauri Bahadur Karkiex giudice in congedo esperto di corruzione. Il Ministro delle Finanze Rameshwore Khanal sarà il responsabile della Commissione, le cui indagini dovranno essere completate entro tre mesi. Al centro dell'inchiesta la perdita di vite e i danni materiali, nonché gli eccessi di ambo le parti, inclusi incendi dolosi, atti di vandalismo e saccheggi di proprietà pubbliche e private. Le manifestazioni di inizio settembre, iniziate pacificamente l'8 settembre dopo che il precedente governo Oli aveva bloccato l'accesso a piattaforme social, erano degenerate in un'ondata caotica e generalizzata contro la dilagante corruzione, e l'insostenibile povertà giovanile legata alla disoccupazione dopo che le forze di sicurezza avevano aperto il fuoco sui manifestanti. Le principali sedi istituzionali erano state prese d'assalto, vandalizzate e date in pasto alle fiamme, come centri commerciali, hotel di lusso, abitazioni private di politici e il Parlamento stesso. Delle 74 vittime, 61 erano dimostranti e passantitre agenti di polizia e altri 10 detenuti, secondo quanto riportato da funzionari della polizia nepalese. I detenuti - di cui 5 minorenni - sono stati uccisi quando ufficiali dell'esercito hanno aperto il fuoco mentre cercavano di evadere da tre prigioni.

L'ex premier Khadga Prasad Sharma Oli ha chiesto a sua volta un'inchiesta affermando che il governo non ordinò agli agenti di sparare sui dimostranti e che alcuni attacchi furono condotti da potenziali infiltrati esterni. Dopo la caduta del governo Oli erano seguiti quattro giorni di vuoto di potere prima che il Presidente del Paese nominasse Sushila Karki premier ad interim in vista delle prossime elezioni anticipate del 5 marzo. Ora, la creazione di una Commissione d'inchiesta conferma la sensibilità anti-corruzione della Karki che lo scorso sabato 13 settembre si era premurata di fare visita in ospedale ai dimostranti feriti. "Raccomando azioni contro coloro che sono coinvolti nell'uccisione delle persone e nel danneggiamento delle proprietà" ha promesso Gauri Bahadur Karki.

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