04 Dicembre 2025
L'ammiraglio Alvin Holsey, fino a quasi due mesi fa a capo del Southern Command Usa in America Centrale e Meridionale, non si dimise volontariamente, ma su richiesta del Capo del Pentagono Pete Hegseth. Sono queste le ultime rivelazioni affiorate a proposito del "caso Hegseth", iniziato qualche giorno fa dopo la scoperta che fu proprio il Segretario della Guerra ad autorizzare all'attuale ammiraglio Franck Mitch Bradley il secondo attacco contro una imbarcazione "narcos".
L'annuncio delle dimissioni di Alvin Holsey, uno dei pochi alti ufficiali afroamericani rimasti durante il secondo mandato di Donald Trump, era arrivato improvviso lo scorso 17 ottobre, dopo solo un anno di incarico al SOUTHCOM, il Comando specializzato per le operazioni statunitensi in America centro-meridionale. Una notizia che era arrivata, peraltro, quasi in concomitanza con le ammissioni di Trump nell'aver autorizzato la Cia a operazioni clandestine in Venezuela, e di cui già si sospettava il disaccordo nutrito da Holsey nei confronti delle azioni militari contro Caracas.
Tuttavia, secondo quanto riportato da due funzionari del Pentagono, le dimissioni dell'ammiraglio arrivarono dopo esplicite richieste da parte di Hegseth di lasciare l'incarico, dopo mesi di attriti e ostilità fra i due nei quali Holsey espresse più volte dissenso nei confronti degli attacchi contro le presunte imbarcazioni di narcotrafficanti. Ciò che contestava l'ammiraglio era la legalità dei raid, e sebbene Hegseth abbia provveduto a rimuovere altri militari di alto rango da quando è diventato Capo del Pentagono, il licenziamento di Holsey è particolarmente significativo.
Perché una volta ancora getta un'ombra sulla liceità contestata delle operazioni "cinetiche letali" nel Mar dei Caraibi. La rimozione di Holsey dall'incarico risulta ulteriormente sospetta alla luce delle competenze che lo stesso Holsey dichiarava di avere in ambito di lotta alla droga: "La mia prima missione nell'area di responsabilità del Southcom risale a più di 33 anni fa, quando conducevo operazioni antidroga" dichiarava nel 2024.
"O sei nella squadra o non lo sei. Quando ricevi un ordine, ti muovi in fretta e non fai domande" avrebbe comunicato Hegseth all'ex ammiraglio Holsey, secondo quanto riferito da un testimone. A quanto si apprende da alcune fonti, gli attriti tra Hegseth e Holsey sarebbero scoppiati soprattutto a settembre, quando l'ammiraglio sollevò interrogativi sull'autorità legale delle operazioni autorizzate a largo delle coste venezuelane. Operazioni dove la designazione dei cartelli della droga come organizzazioni terroristiche (tra cui, recentemente, il cartel de los soles) renderebbe tali imbarcazioni obiettivi militari legittimi. Alla data di "partenza" di Holsey, Hegseth non aveva commentato ulteriormente, limitandosi a scrivere "ha incarnato i più alti standard della leadership navale".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia