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Venezuela, legislatori Usa verso Risoluzione Poteri di Guerra per "far votare il Congresso su azioni militari non autorizzate contro Caracas"

La risoluzione per impedire all'establishment trumpiano di proseguire con le ostilità dentro il Venezuela senza previo consenso del Congresso, è stata sostenuta soprattutto da 2 dem e un repubblicano

03 Dicembre 2025

Venezuela, legislatori Usa verso Risoluzione Poteri di Guerra per "far votare il Congresso su azioni militari non autorizzate contro Caracas"

(fonte: Wikimedia)

"Un'azione militare non autorizzata contro il Venezuela sarebbe un errore colossale e costoso che rischia inutilmente la vita dei nostri membri del servizio".

Venezuela, legislatori Usa verso Risoluzione Poteri di Guerra per "far votare il Congresso su azioni militari non autorizzate contro Caracas"

Ieri, martedì 2 dicembre, i legislatori statunitensi hanno dichiarato di voler presentare una nuova risoluzione, una 'Risoluzione sui Poteri di Guerra', per portare il Congressovotare nel caso in cui l'establishment trumpiano sferrasse attacchi in territorio venezuelano. La delicata situazione politica tra Washington e Caracas si è ulteriormente intorbidita dopo l'emergere del "caso Hegseth" e dopo che ieri il Presidente Trump ha annunciato di futuri raid via terra contro i narcotrafficanti. Ora ciò che emerge è che tre deputati della Camera dei Rappresentanti hanno presentato una risoluzione per impedire di fatto che l'amministrazione Trump si impegni in attacchi interni allo Stato di Maduro senza che il Congresso dia prima la sua autorizzazione.

La risoluzione è stata presentata dai democratici Jim McGovern (Massachusetts) e Joaquin Castro (Texas), nonché dal repubblicano del Kentucky Thomas Massie, mentre i democratici Tim Kaine (Virginia), Chuck Schumer (New York) e Adam Schiff (California) e il repubblicano Rand Paul (Kentucky) hanno congiuntamente informato dei rischi e dei costi che "un'azione militare non autorizzata" contro Caracas potrebbe significare. Non è la prima volta che i membri del Congresso puntano il dito contro Trump, accusandolo di aver dato via libera ad operazioni militari by-passando le decisioni del Congresso stesso. A quanto si apprende, inoltre, è probabile che giovedì i leader del Congresso riceveranno un briefing riservato da parte dell'Ammiraglio Bradley su ciò che accadde nell'operazione "cinetica letale" del 2 settembre.

Sono stati numerosi i tentativi già adottati dai legislatori per frenare la "guerra al narcotraffico" a guida Usa. Tuttavia, in entrambe le circostanze occorse, i repubblicani al Senato erano riusciti - a ottobre e novembre - a respingere e bloccare le risoluzioni che avrebbero ostacolato nello sferrare attacchi contro le imbarcazioni e il territorio venezuelano senza consenso del Congresso. "Trump ha affermato che avrebbe messo l'America al primo posto - ha dichiarato la deputata McGovern -, e invece sta cercando di trascinarci in una guerra illegale in Venezuela. Qualunque cosa si tratti, non ha nulla a che fare con la lotta alla droga. Trump ha appena graziato l'ex presidente dell'Honduras, condannato per aver spedito cocaina negli Stati Uniti. (...) si tratti solo di creare un pretesto per un cambio di regime. E credo che il Congresso abbia il dovere di intervenire e affermare la nostra autorità costituzionale".

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