03 Dicembre 2025
Donald Trump
Donald Trump insiste nella sua campagna contro i narcos venezuelani. Il tycoon ha infatti rinnovato il suo avvertimento secondo cui gli Stati Uniti potrebbero iniziare ad attaccare via terra i narcotrafficanti “molto presto”.
Trump ha inoltre riferito di aver avuto un colloquio con il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva. “Abbiamo avuto un'ottima conversazione. Abbiamo parlato di commercio, di dazi”, ha affermato il presidente americano. Durante la telefonata, durata circa quaranta minuti, i due leader hanno discusso anche del rafforzamento della cooperazione bilaterale nella lotta contro la criminalità organizzata.
Le affermazioni di Trump rimarcano la politica statunitense sul traffico di droga. I possibili attacchi via terra annunciati dal tycoon fanno seguito a diversi raid aerei contro le imbarcazioni dei narcos nei Caraibi; proprio riguardo a queste operazioni, il presidente Usa ha precisato di “non sapere nulla” del secondo assalto contro una nave legata al traffico di droga in Venezuela, avvenuto il settembre scorso. “Non sono stato coinvolto, mi fido Pete (Hegseth)”, ha dichiarato, sottolineando però di “non avere abbastanza informazioni”. Secondo quanto riportato dal Washington Post, il segretario della Guerra avrebbe infatti autorizzato due "attacchi cinetici sull'imbarcazione con l'obiettivo preciso di uccidere tutti i trafficanti, violando le leggi della guerra".
Parallelamente, è emerso il contenuto della telefonata tra Maduro e Trump dello scorso 21 novembre. Il tycoon, in un colloquio durato meno di 15 minuti, avrebbe proposto al leader venezuelano la possibilità di dimettersi entro una settimana (entro lo scorso 28 novembre) con la garanzia di ottenere un "passaggio sicuro" per lasciare il Paese. Maduro avrebbe però risposto con una controfferta: fuga dal Paese solo in caso di piena amnistia legale per sé, la sua famiglia e oltre 100 funzionari del regime colpiti da sanzioni Usa, la revoca di tutte le sanzioni economiche statunitensi contro il Paese, l'archiviazione del suo procedimento preso a carico dalla Corte Penale Internazionale, la possibilità che a capo del nuovo governo ad interim venisse messa la vice Delcy Rodríguez, almeno fino all'arrivo di nuove elezioni. Le parti non sono arrivate ad un accordo.
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