09 Settembre 2025
Ravioli Germania Fonte: Fb @La Germania a casa tua
Ravioli in scatola come provviste di guerra al posto di lenticchie e cerali, troppo lenti da preparare. È la proposta del ministro dell’Agricoltura e dell’Alimentazione tedesco Alois Rainer ed è un segnale di come il clima sia cambiato in Germania e dell'allarmismo sul "nemico inesistente" russo. Dopo aver caldeggiato un'importante campagna di reclutamento, aver preparato ospedali per la fantomatica guerra e aver in generale spinto a un maggiore afflusso di denaro per le esigenze militari, ora il governo tedesco si preoccupa di cosa far mangiare al popolo in caso di emergenze come un remoto e improbabile conflitto aperto contro la Russia.
Secondo i funzionari di Berlino, "Putin potrebbe pensare di attaccare infatti un Paese Nato già nel 2029 ed è bene prepararsi per ogni evenienza, mettendo persino la pasta nella lista della spesa degli alimenti da tenere in dispensa".
Le scorte alimentari non sono più viste come una semplice misura di prudenza, ma come un tassello fondamentale di una nuova mentalità difensiva. Ed è proprio in quest’ottica che Rainer ha indicato come “inadatti” cereali e legumi secchi, troppo lenti da preparare in caso di emergenza, preferendo alimenti pronti come i ravioli in scatola.
La proposta, lanciata durante la versione tedesca del podcast di Politico Playbook, ha acceso un acceso dibattito. Rainer ha spiegato come riserve di pasta e legumi richiederebbero tempi lunghi di cottura e non garantirebbero la stessa rapidità di consumo dei cibi già pronti. “Viviamo attualmente in una situazione di sicurezza che ci costringe tutti a riflettere. Per me, è importante che la sicurezza alimentare svolga un ruolo chiave, accanto all'approvvigionamento di armi. Voglio creare una riserva nazionale di prodotti finiti che possano essere consumati dopo essere stati riscaldati”, ha dichiarato.
Gli analisti internazionali però sottolineano i costi enormi di un simile progetto. Secondo il Washington Post, la transizione a una dieta “pronta da scaldare” comporterebbe una spesa iniziale di almeno 105 milioni di dollari, con la necessità di accordi esterni per lo stoccaggio. Un esborso che si aggiunge ai 25 milioni di dollari già destinati dal governo tedesco al mantenimento di 100mila tonnellate di riso, piselli e latte in polvere in 150 magazzini.
Al momento, l’agenzia federale per la preparazione alle catastrofi (BBK) consiglia ad ogni famiglia di mantenere in casa una scorta pro capite di 20 litri d’acqua, 3,5 chilogrammi di pasta o riso secchi, 4 chilogrammi di legumi e 2,5 chilogrammi di frutta secca o noci. Indicazioni che si avvicinano molto a quelle diffuse in altri Paesi europei, dalla Norvegia – dove si suggerisce di tenere anche compresse di iodio e giochi da tavolo – alla Svizzera, che nel 2019 rinunciò all’idea di eliminare la riserva nazionale di caffè dopo le proteste popolari.
Ralph Tiesler, direttore dell’Ufficio federale tedesco per la protezione civile, ha chiarito senza giri di parole l’urgenza della questione: “I tempi sono cambiati. Se possibile, accumulate scorte sufficienti per 10 giorni”, ha affermato, aggiungendo che “anche una scorta per almeno 72 ore possa essere oggi molto utile”. Una presa di posizione ben diversa da quella che nel 2016 valse al ministro dell’Interno Thomas de Maizière l’etichetta di “allarmista paranoico”.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia