07 Luglio 2025
Trump Fonte: Imagoeconomica
Donald Trump torna all’attacco sul fronte commerciale. Il presidente americano ha annunciato su Truth Social che oggi, alle 12 ora locale (le 18 in Italia), inizierà a inviare le prime lettere relative a dazi e accordi internazionali. Nel mirino, ancora una volta, i Paesi legati al blocco Brics, per i quali minaccia un aumento delle tariffe del 10%. “Non ci saranno eccezioni”, assicura.
Donald Trump riaccende la guerra dei dazi. In un messaggio pubblicato su Truth Social, il tycoon, nonchè dealmaker, ha confermato che a partire dalle 12 di oggi, ora di Washington, inizierà l’invio delle prime lettere ufficiali su dazi e accordi commerciali in vista della scadenza per l’entrata in vigore delle imposte sospese. Un messaggio chiaro e diretto, rivolto in particolare ai Paesi considerati troppo vicini al blocco Brics.
Trump non usa mezzi termini e avverte: “Non ci saranno eccezioni”. Il piano prevede dazi aggiuntivi del 10% contro quei Paesi che, secondo il tycoon, sostengono le politiche promosse dal gruppo Brics, formato da 11 nazioni emergenti tra cui Cina, Russia, India, Brasile e Sudafrica.
Immediate le reazioni da Rio de Janeiro, dove si stanno svolgendo i lavori del vertice Brics. I leader delle economie emergenti condannano le misure commerciali adottate da Washington, definendo i dazi “indiscriminati” e collegandoli anche alla crescente tensione internazionale dopo i recenti attacchi israelo-statunitensi contro l’Iran. Nella dichiarazione congiunta diffusa al termine della sessione plenaria, il blocco – che rappresenta circa la metà della popolazione mondiale e il 40% del PIL globale – ha espresso “serie preoccupazioni per l’aumento delle misure tariffarie unilaterali”, ritenute dannose per l’economia globale.
Sebbene tra i Brics persistano divisioni su molte questioni geopolitiche, i membri hanno trovato un punto d’intesa nella condanna delle “continue guerre tariffarie” promosse da Trump, evitando però di nominarlo direttamente.
Da Pechino, la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning ha ribadito che la Cina non cerca alcun tipo di confronto: “Per quanto riguarda l’imposizione di tariffe, abbiamo ripetutamente affermato la nostra posizione secondo cui le guerre commerciali e tariffarie non hanno vincitori e il protezionismo non offre alcuna via d’uscita” ai problemi dell’economia mondiale.
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