28 Maggio 2025
Putin
Ecco le condizioni di Vladimir Putin per la pace in Ucraina. Dei punti imprescindibili chiesti dallo zar, come lo stop all'allargamento della Nato a est, la revoca delle sanzioni alla Russia e la neutralità dell'Ucraina. Zero compromessi sui territori. "Putin è pronto a fare la pace, ma non a qualsiasi prezzo", ha affermato un'importante fonte russa.
Tra le condizioni del presidente russo Putin per porre fine alla guerra in Ucraina c'è la richiesta che i leader occidentali si impegnino per iscritto a fermare l'allargamento della Nato verso est e a revocare una parte delle sanzioni alla Russia. Tre fonti russe hanno anche aggiunto che lo zar vuole un impegno 'scritto' da parte delle principali potenze occidentali a non allargare l'alleanza Nato, il che equivale a escludere formalmente l'adesione di Ucraina, Georgia, Moldavia. Va ricordato come negli ultimi due anni Paesi come la Finlandia e la Svezia abbiano fatto il loro ingresso nell'Alleanza, rompendo di fatto l'argine di quei Paesi che ancora non ne facevano parte. L'adesione è avvenuta dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.
Il passo indietro della Nato nell'Est Europa è uno dei punti principali già anticipati dal Giornale d'Italia per il raggiungimento della pace in Ucraina.
Nell'accordo a cui potrebbero giungere Putin e Trump, c'è anche un punto di 'prevenzione', di fatto un passo indietro della Nato, espansasi ad Est in violazione degli accordi di Minsk del 1989: i Paesi Baltici più Polonia, Bulgaria, Romania e Ungheria, dovranno rinunciare a missili Himars a lunga gittata.
Sono diversi i punti che Putin ha messo sul tavolo affinché si possa raggiungere la pace in Ucraina. Tra questi c'è anche la neutralità di Kiev, la risoluzione della questione dei beni sovrani russi congelati in Occidente e la protezione dei russofoni in Ucraina. Una fonte russa ha sostenuto che, se Putin si renderà conto di non essere in grado di raggiungere un accordo di pace alle sue condizioni, cercherà di dimostrare agli ucraini e agli europei con vittorie militari che "la pace di domani sarà ancora più dolorosa".
Nella giornata di ieri, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, aveva asserito che "gli interessi nazionali della Russia sono al di sopra di ogni cosa".
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