17 Aprile 2025
Fonte: X@petermcginnes
Poco dopo mezzogiorno a Washington (le 18 in Italia), la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata alla Casa Bianca per l'atteso incontro con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump che l'ha accolta nel migliore dei modi, a sostegno del vincolo di profonda stima che accomuna i leader delle due sponde dell'Atlantico. Il tycoon non ha esitato a elogiarla: "È una persona eccezionale" ha dichiarato, esprimendo anche ottimismo su un'intesa commerciale con l’Unione Europea: "Molto fiducioso su un accordo commerciale con l'Ue". Meloni all'inizio del vertice aveva ribadito appunto la sua priorità, ovvero ricercare il dialogo transatlantico e fare da mediatrice per l'Europa. Non a caso infatti prima del volo per Washington la premier e von der Leyen si erano sentite.
Entrambi i leader in un momento di incontro con i giornalisti hanno espresso fiducia verso la possibilità di raggiungere un accordo, con parole di apprezzamento di Trump verso la premier che facevano ben sperare: "Giorgia Meloni mi piace molto, è una dei veri leader del mondo. Una premier eccezionale e sta facendo un lavoro eccezionale in Italia". Trump ha confermato l'intenzione di raggiungere un'intesa sui dazi con l'Unione Europea garantendo: "Faremo un accordo con l'Ue al 100%". Dopodiché ha aggiunto: "Non ci saranno problemi a fare un accordo con l'Ue sui dazi, noi abbiamo qualcosa che tutti vogliono". Anche Meloni, fiduciosa, ha espresso ottimismo verso la possibilità di superare le divergenze commerciali: "Io sono sicura che si possa raggiungere un accordo". La premier ha poi invitato il Presidente degli Stati Uniti a Roma allo scopo di "discutere in maniera franca" l'accordo commerciale anche con l'Unione Europea: "Siamo qui per fare l'accordo ma non posso parlare per tutta l'Europa. Per questo vorrei invitare il presidente" Trump "a compiere una visita ufficiale nel nostro Paese e vorremmo organizzare un incontro con l'Europa". Meloni ha poi continuato: "Possiamo trovare un terreno di intesa, non sono favorevole al nazionalismo occidentale ma entrambi possiamo uscire più forti, vogliamo rafforzare entrambe le sponde dell'Atlantico".
Nel successivo momento della conferenza stampa Trump e Meloni hanno toccato altri temi oltre all'accordo commerciale Usa-Ue. Nello specifico le spese per la difesa, Ucraina e il rafforzamento della partnership Washington-Roma. Meloni ha iniziato ringraziando il tycoon per aver accettato l'invito in Europa e ha sancito il legame con gli States nel condividere "un'altra lotta, contro l'ideologia che vuole cancellare dalla storia, ma anche la lotta alle migrazioni illegali, alle droghe sintetiche, come la piaga del Fentanyl". In questa direzione, Meloni ha garantito che le aziende italiane saranno investimenti negli Usa per 10 miliardi di euro. Alla domanda se l'Europa costituisca un partner commerciale affidabile per gli Stati Uniti, Meloni ha risposto: "Credo nella forza dell'Occidente, credo nel crescere insieme. Se non lo considerassi un partner affidabile non sarei qui", e Trump ha replicato: "Ci sarà un accordo commerciale al 100%, sarà onesto e succederà". La premier incontrerà domani alle 13 a Roma il vicepresidente JD Vance.
In relazione all'aumento delle spese per la difesa, che il Presidente Usa ha commentato "non sono mai abbastanza", la premier ha dichiarato: "L'Italia si presenta al prossimo vertice della Nato annunciando di aver aumentato le spese al 2% del Pil, come richiesto. L'Europa, come sapete, è impegnata a fare di più, sta lavorando sugli strumenti per aiutare gli Stati membri" ad "aumentare la spesa per la difesa. Siamo convinti che tutti debbano fare di più".
Trump è ritornato sul tema dei dazi in generale affermando: "Stiamo facendo un grande lavoro con tutti i paesi, abbiamo tanti paesi che vogliono fare un accordo, Scott vi dirà meglio". Il tycoon ha poi rilasciato delle dichiarazioni anche sull'Iran, in relazione al secondo round incontro di negoziati sabato nella capitale italiana. Il tycoon ha affermato che Teheran "ha delle chance di vivere senza morti, vorrei vedere realizzata questa prima opzione. Nella seconda opzione, finirebbe molto male. Vorrei vedere l'Iran avere un futuro brillante e niente, Iran può avere il nucleare, non vogliamo prendere la sua industria né prendere territori. L'accordo fatto con Obama era pessimo".
Infine, sul tema Ucraina, Trump ha affermato che "l'Italia è stata molto utile nel sostegno a Kiev" sottolineando che "siamo vicini alla fine della guerra ma vedremo nei prossimi giorni". Meloni da parte sua ha confermato che con gli Usa "condividiamo il lavoro per arrivare ad una pace giusta e duratura". Il tycoon ha poi sottolineato nuovamente: "Si tratta di una guerra che se ci fossi stato io non sarebbe mai accaduta, non sono felice di Zelensky, ora sto cercando di farlo ragionare perché la Russia ha una forza militare molto maggiore. Non sono un suo fan ma ha fatto un buon lavoro". Ad una domanda specifica di un giornalista, Trump ha negato di aver chiamato gli europei "parassiti" ed ha commentato: "Non sono un fan dell'Europa ma credo che sia molto importante per noi e per il mondo e che potrà ritornare ad essere grande di nuovo. È stata colpita molto duramente dalla mala gestione dell'immigrazione". Al che la premier ha commentato: "Stiamo modificando le politiche sull'immigrazione. La Commissione Europea sta cambiando le cose, grazie anche all'esempio italiano".
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