26 Marzo 2025
Fonte: X, @murgiama
“Ursula ‘Albrecht’ von der Leyen come il führer Hitler" e la nuova Operazione Barbarossa. Il piano varato dalla Commissione europea, che ricorda secondo qualcuno il nome in codice dell'invasione dell'Unione Sovietica da parte della Germania nazista, che dà presagi di una "guerra contro la Russia", e chiede sostanzialmente ai cittadini di fare "scorte per la carestia". Una sorta di "manuale di sopravvivenza": nella bozza della cosiddetta "Strategia di preparazione dell'Unione", l'Unione europea invita i cittadini a fare scorte di acqua, cibo e medicine. "In un contesto di aumento dei rischi naturali e antropogenici, e di deterioramento delle prospettive di sicurezza per l'Europa, è urgente che l'Ue e i suoi Stati membri rafforzino la loro preparazione", si legge in uno dei passaggi della bozza. "La preparazione e la resilienza dell'Europa di fronte alla violenza armata potrebbero essere messe alla prova in futuro", è l'avvertimento lanciato agli Stati membri.
Un avvertimento però, che come qualcuno asserisce, è paragonabile all'Operazione Barbarossa. È stato lo stesso ministro degli Esteri russo Lavrov due settimane fa a definire von der Leyen una "führer", paragonandola di fatto a Hitler. La nuova strategia dell'Ue prevede una serie di linee guida per i Paesi membri. Tra le 30 azioni chiave proposte figura la "preparazione civile in caso di emergenza" ma anche "manovre congiunte e corsi specializzati per giovani e adulti". L'invito principale che viene fatto agli Stati è quello di adoperarsi per resistere 72 ore facendo scorta di acqua, cibo e medicine, ma anche batterie ed altri beni essenziali. Tre giorni sono considerati un lasso di tempo critico per il ripristino delle infrastrutture in caso di crisi. "Dobbiamo prepararci a incidenti e crisi intersettoriali su larga scala, inclusa la possibilità di aggressione armata, che colpiscono uno o più Stati membri".
Le principali "minacce" che potrebbero arrivare secondo la Commissione Ue sono cyberattacchi su larga scala, pandemie, crisi climatiche e sabotaggi alle infrastrutture essenziali, come reti energetiche, cavi sottomarini, oleodotti e gasdotti. Inoltre, eventi naturali come incendi boschivi, alluvioni e siccità sono indicati come rischi crescenti. Così come crescente appare l'allarmismo in previsione di una guerra inesistente. Lo dimostra anche il fatto che il Parlamento europeo ha approvato il cosiddetto Rearm europe, che ha cambiato nome in Readiness 2030 ma non la sostanza. Si tratta di un piano di riarmo da 800 miliardi di euro pensato dalla von der Leyen in un periodo in cui non c'è nessuna minaccia alle porte.
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