20 Marzo 2025
Consiglio Ue
A Bruxelles si decide riguardo la "difesa comune europea", il piano ReArm Europe e il sostegno all'Ucraina. I leader dell'Unione Europea sono chiamati a discutere delle varie situazioni protagoniste della politica estera. Per quanto riguarda gli aiuti a Kiev, 26 paesi hanno approvato il "sostegno finchè necessario" all'Ucraina, solo il presidente ungherese Victor Orban si è sfilato. Il piano proposto da Kaja Kallas prevede 5 miliardi di euro in aiuti militari a Kiev, dedicati nello specifico a munizioni di artiglieria.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto che gli aiuti proposti dalla Kallas vengano forniti il "prima possibile". "È necessario che il vostro sostegno all'Ucraina non diminuisca, ma continui e cresca. Ciò vale in particolar modo per la difesa aerea, l'assistenza militare e la nostra resilienza complessiva. Abbiamo bisogno di fondi per i proiettili di artiglieria e saremmo molto grati se l'Europa ci fornisse il prima possibile un sostegno di almeno 5 miliardi di euro” ha detto il presidente ucraino riportando sui social il suo intervento ai leader europei oggi al consiglio Ue a Bruxelles. “Sono necessari investimenti nella produzione di armi sia in Ucraina che nei vostri Paesi. L'Europa ha bisogno di indipendenza tecnologica, anche nella produzione di armi. Tutto ciò che serve per proteggere il continente deve essere prodotto qui, in Europa. Dobbiamo lavorare insieme su questo”, ha poi aggiunto. "Sarebbe giusto che il programma ReArm Europe iniziasse a funzionare il prima possibile".
I 26 leader hanno fatto sapere che "l'Unione Europea mantiene il suo approccio di 'pace attraverso la forza', che richiede all'Ucraina di essere nella posizione più forte possibile con le sue solide capacità militari e di difese come componente essenziale". "In linea con questo approccio, l'UE rimane impegnata a fornire un ulteriore sostegno globale all'Ucraina e al suo popolo, nell'esercizio del suo diritto intrinseco all'autodifesa".
Il primo ministro slovacco tuttavia ha dichiarato che "la Slovacchia potrebbe porre il veto su ulteriori sanzioni dell'UE alla Russia se dovesse ritenere che queste compromettano il processo di pace".
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