20 Marzo 2025
Fonte: Imago economica
La telefonata tra Trump e Zelensky ha ufficialmente ricucito la relazione tra i due leader, che adesso sono tornati a discutere ulteriori dettagli sulla pace in Ucraina. Il Presidente Usa ha avanzato richieste di controllo sulle centrali nucleari e la fornitura di elettricità di Kiev, mentre Zelensky ha chiesto aiuti nella difesa aerea, a cui il tycoon avrebbe acconsentito: "soprattutto [se vengono] dall'Europa".
"Ottima telefonata, siamo sulla buona strada" ha dichiarato Trump al termine della telefonata con Zelensky. Il leader ucraino ha replicato in maniera simile: "Conversazione positiva, sostanziale e franca". Insomma, le relazioni diplomatiche tra i due Presidenti sono state ripristinate e ci sono nuovi sviluppi in merito all'accordo di pace per l'Ucraina.
Nella conversazione di ieri l'Ucraina ha accettato "la fine degli attacchi all’energia e ad altre infrastrutture civili" come "uno dei primi passi verso la fine completa della guerra", lo ha dichiarato il presidente Zelensky con un post su X. La Casa Bianca, inoltre, continuerà a condividere l'intelligence a Kiev. I due leader hanno affermato di essere "pronti a incontrarsi in Arabia Saudita nei prossimi giorni per continuare a coordinare i passi verso la pace", senza però specificare quando. Inoltre, il tycoon si è impegnato per "assicurare" che i bambini che sono stati portati in Russia dalle regioni occupate "vengano riportati a casa".
Nuovi temi sarebbero emersi nel corso del colloquio telefonico tra i due leader. Gli Stati Uniti, in particolare, hanno avanzato una richiesta di controllo sulle centrali nucleari ed elettriche dell'Ucraina. La Casa Bianca ha riferito che "il Presidente ha anche discusso della fornitura elettrica e delle centrali nucleari in Ucraina affermando che gli Stati Uniti potrebbero essere molto utili nella gestione di tali impianti con la loro competenza in materia di elettricità e servizi di pubblica utilità". La portavoce ha proseguito: "La proprietà americana di queste centrali rappresenterebbe la migliore protezione per tale infrastruttura e il miglior supporto per l’energia ucraina".
Le centrali nucleari discusse con Trump sarebbero, a detta di Zelensky, quelle in Zaporizhzhia, nell’Ucraina meridionale, attualmente sotto controllo russo. Alla domanda se il controllo Usa della centrale possa essere legato alle proposte per la pace, il leader ucraino ha risposto: "se siamo in grado di recuperarlo e di ripristinare le operazioni". Zelensky ha dichiarato di stare valutando con Washington se "ci possa essere un’intesa che permetta agli Stati Uniti di recuperare" la centrale. Il passaggio alla gestione Usa di Zaporizhzhia permetterebbe a Kiev di riprendere possesso di una fondamentale centrale nucleare con 6 reattori VVER1000 in grado di produrre poco meno di 6GW di energia.
All'"offerta" degli Usa, probabilmente, è legata la richiesta del leader ucraino al tycoon di "nuovi sistemi per la difesa aerea", in particolare i missili Patriot. Il Presidente Usa però ha scaricato la questione sull'Europa, avrebbe infatti "acconsentito" e si è reso disponibile "a lavorare insieme per aiutare a trovare ciò che è disponibile, soprattutto in Europa". Zelensky ha usato parole positive per definire la conversazione con Trump e ha dichiarato di credere che "insieme all'America, con il Presidente Trump e sotto la guida americana, quest'anno si possa raggiungere una pace duratura".
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