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Kennedy, desecretati 80mila documenti su assassinio: dal "clima di paura" tra Usa e Russia alle operazioni sotto copertura della CIA contro Cuba, ma "nulla di nuovo"

Gli Archivi nazionali americani hanno reso pubblico l'ultimo lotto di file relativo all'assassinio di John Kennedy, avvenuto a Dallas il 22 novembre 1963

19 Marzo 2025

Kennedy, desecretati 80mila documenti su assassinio: dal "clima di paura" tra Usa e Russia alle operazioni sotto copertura della CIA contro Cuba, ma "nulla di nuovo"

Sono stati desecretati i documenti sull'assassinio dell'ex presidente americano John Kennedy. All'interno 80mila pagine e parecchie informazioni ma "nessuna novità" secondo analisti e media Usa. 

Kennedy, desecretati 80mila documenti sull'assassinio dell'ex presidente Usa 

Gli Archivi nazionali americani hanno reso pubblico l'ultimo lotto di file relativo all'assassinio di John Kennedy, avvenuto a Dallas il 22 novembre 1963. La scelta di desecretare i circa i 1.123 nuovi documenti è stata presa dopo l'ordine esecutivo del tycoon dello scorso gennaio.

All'interno di essi, di nuovo ci sarebbero solo i nomi non censurati. Nei dossier resi pubblici si ripercorre la relazione tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica con il "clima di paura" che si era creato in seguito ai missili di Cuba, il lavoro degli investigatori per ricostruire gli spostamenti dell'uomo condannato per l'assassinio di Kennedy, Lee Harvey Oswald, in Unione Sovietica e i movimenti nei periodi antecedenti all’omicidio del presidente democratico, ed un documento relativo ad Oswald e alla moglie Marina, cittadina sovietica.

Un altro si concentra sul ruolo degli Usa nelle vicende politiche dell’America Latina e nei tentativi di minare il sostegno di Fidel Castro alle forze comuniste negli altri Paesi. E poi un documento sulla "Operation Mongoose" in cui la Cia autorizzava operazioni sotto copertura contro Cuba. Tuttavia, secondo gli analisti ed i media Usa, a parte i nomi non censurati non ci sarebbe nulla di nuovo. Tuttavia il presidente americano Trump ha dato fede alla sua parola.

"La raccolta di documenti che abbiamo esaminato, la stragrande maggioranza dei quali è stata rilasciata — alcuni sono stati mantenuti classificati in tutto o in parte — se di questo stiamo parlando, allora non c’è nessuna prova schiacciante", ha detto Samulok. La direttrice dell’Intelligence Nazionale americana, Tulsi Gabbard, ha dichiarato che i documenti contengono "circa 80.000 pagine di documenti precedentemente classificati che saranno pubblicati senza censure".

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