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Elezioni in Romania, seconda candidata respinta, anche la filorussa Diana Sosoaca "incompatibile con la democrazia", approvato leader di estrema destra George Simion

Sosoaca ha 48 ore per fare appello contro la Corte Costituzionale

16 Marzo 2025

Candidata di estrema destra filorussa Diana Sosoaca respinta dalla corsa alle elezioni presidenziali

Fonte: X@SosoacaDiana

L'Ufficio Elettorale Centrale (BEC) ha respinto sabato la candidatura della candidata filorussa di estrema destra Diana Sosoaca presentata giovedì a Bucarest.

Diana Sosoaca, seconda candidata respinta alle elezioni in Romania

Le motivazioni dell'esclusione, ha fatto sapere il BEC, sono le stesse per cui la candidata era stata esclusa dalle elezioni, poi annullate lo scorso anno. La Corte Costituzionale aveva ritenuto che il discorso pubblico, l'opposizione all'adesione della Romania all'Unione Europea e alla Nato, rendeva Diana Sosoaca "inadatta a sostenere gli obblighi costituzionali della presidenza".

Sosoaca, ha espresso il suo malcontento per l'esclusione in una lettera pubblicata online e indirizzata al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, affermando che "il sistema democratico è stato distrutto e che elezioni sono già state truccate". La candidata di estrema destra ha ora a disposizione 48 ore per presentare ricorso presso la Corte Costituzionale. L'esclusione di Diana Sosoaca arriva a seguito dell'interdizione alla corsa alle elezioni del candidato Calin Georgescu, il quale aveva fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro la decisione del BEC, senza però ottenere successo.

Validata la candidatura di George Simion

È stata validata invece la candidatura del leader dell'Alleanza per l'Unione dei Romeni (Aur) George Simion, come annunciato dallo stesso in un post su X. "Prossimo passo: la Corte Costituzionale", ha scritto, "La Romania deve ritornare alla democrazia". Il leader di Aur si era classificato quarto al primo turno delle elezioni dello scorso anno con il 13,8% dei voti che ha manifestato timori per la fragile tenuta democratica del paese: "Rischio di subire lo stesso trattamento abusivo", ha detto il leader di Aur, che si era già schierato contro la bocciatura della candidatura di Georgescu e ora a favore di Sosoaca affermando che "la sua bocciatura rappresenta un nuovo colpo alla democrazia romena". "Se ne hanno eliminati due", ha detto Simion, "pensano di poterne eliminare un terzo", aveva dichiarato in una conferenza stampa dopo la deposizione della sua candidatura.

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