08 Marzo 2025
JD Vance, il vice designato di Donald Trump, sembrava destinato a restare nell’ombra, schiacciato tra le follie quotidiane del duo Trump-Musk. Ma all’improvviso, eccolo riemergere con un’agenda precisa: colpire Zelensky e ridimensionare l’ingombrante presenza di Elon Musk, il miliardario che non si stacca da Trump nemmeno con la fiamma ossidrica.
Vance si è distinto recentemente per il suo attacco frontale all’Ucraina, spingendo la linea trumpiana del disimpegno totale dagli aiuti a Kiev. Ma dietro questa mossa c’è solo il solito isolazionismo MAGA o qualcosa di più? Secondo fonti vicine alla destra populista, Vance non sta solo eseguendo ordini, ma sta anche giocando la sua partita contro Musk. Il messaggio è chiaro: chi comanda davvero nel trumpismo non è un outsider miliardario, ma chi detiene il controllo politico dello Studio Ovale.
Elon Musk è diventato una presenza costante nella sfera di Trump, tanto da sembrare il suo consigliere ufficioso su tutto, dai social media alla geopolitica. Ma nel cerchio stretto dei veri trumpiani, questa convivenza forzata comincia a dare sui nervi. JD Vance, che ha un legame stretto con Steve Bannon (noto per il suo odio viscerale verso il patron di Tesla), sarebbe ora il volto dell’operazione di “bonifica” del trumpismo dall’influenza eccessiva di Musk. D'accordo con Trump.
Steve Bannon, il guru della destra estrema americana, ha sempre considerato Musk un problema più che un alleato. Il motivo? Musk non è controllabile e il suo interesse per la politica è puramente opportunistico. Vance, cresciuto alla scuola di Bannon, ha capito che per imporsi come vero braccio destro di Trump deve eliminare Musk dal quadro. L’attacco a Zelensky, quindi, potrebbe essere solo il primo passo per riaffermare la supremazia dei veri ideologi MAGA sulla Silicon Valley.
La domanda ora è: Trump starà a guardare o interverrà per proteggere Musk? Per ora, il presidente sembra felice di lasciar fare, consapevole che tenere in competizione il suo entourage lo mantiene al centro del potere. Ma se la guerra intestina tra Vance e Musk dovesse degenerare, potrebbe diventare una minaccia per la stessa unità del fronte trumpiano.
Insomma, mentre i democrats stanno in silenzio e si gustano i pop corn, nel campo repubblicano si sta consumando un regolamento di conti che potrebbe ridisegnare gli equilibri della destra americana. E JD Vance potrebbe essere l’uomo che cambierà le carte in tavola.
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