11 Febbraio 2025
Von der Leyen, fonte: imagoeconomica
Von der Leyen sfida Trump e lancia InvesAI, un piano da 200 miliardi di euro per sviluppare l'intelligenza artificiale. Il 10% di questi fondi verrà usato per aprire 4 gigafactory in Europa. La presidente della Commissione Europea è stata quest'oggi al vertice di Parigi sull'intelligenza artificiale. "Il più grande partenariato pubblico-privato al mondo per lo sviluppo di un'IA affidabile", ha detto riferendosi al piano. Un'AI definita "aperta", "inclusiva" ed "etica". Tuttavia, questo piano non sembra convincere tutti in quanto sia Usa che Gran Bretagna non hanno firmato la dichiarazione finale.
Secondo von der Leyen, l'esecutivo Ue si concentrerà "sulle applicazioni industriali. Possiamo integrare con 50 miliardi di euro, che si sommano ai 150 miliardi della Ia Champions Initiative. Puntiamo quindi a mobilitare un totale di 200 miliardi di euro di investimenti per l'Ia in Europa".
Secondo von der Leyen, "l’intelligenza artificiale migliorerà la nostra assistenza sanitaria, stimolerà la nostra ricerca e innovazione e rafforzerà la nostra competitività. Vogliamo che l’intelligenza artificiale sia una forza positiva e di crescita. Lo facciamo attraverso il nostro approccio europeo, basato sull’apertura, la cooperazione l’eccellenza, il talento. Ma il nostro approccio deve ancora essere potenziato. Ecco perché, insieme ai nostri Stati membri e con i nostri partner mobiliteremo capitali senza precedenti attraverso InvestAi, per l’intelligenza artificiale europea".
"Questa partnership pubblico-privata unica, simile a un Cern per l’intelligenza artificiale - prosegue - consentirà a tutti i nostri scienziati e alle nostre aziende, non solo le più grandi, di sviluppare i modelli di grandi dimensioni più avanzati, necessari per rendere l’Europa un continente basato sull’intelligenza artificiale".
Von der Leyen ha poi aggiunto: "Troppo spesso sento dire che Stati Uniti e Cina sono già in vantaggio sull'Europa, non sono d'accordo. L'iniziativa prevede anche un fondo europeo da 20 miliardi di euro per le gigafactory". Tuttavia sono gli stessi Stati Uniti ad essere scettici sul piano. Sia Washington che la Gran Bretagna non hanno firmato la dichiarazione finale, sottoscritta da 61 Paesi.
Ed il presidente francese Emmanuel Macron bacchetta von der Leyen: "A livello nazionale ed europeo, dobbiamo sincronizzarci con il resto del mondo per quanto riguarda le procedure di rilascio dei permessi e l’autorizzazione delle sperimentazioni cliniche nei diversi settori". Macron però ha anche aggiunto che non bisogna rinunciare alla difesa del diritto d’autore e dei diritti connessi, che proteggono chi diffonde o interpreta i contenuti. "La creatività resta umana".
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