10 Febbraio 2025
Almasri, fonte: imagoeconomica
La Corte penale internazionale ha deciso di aprire un fascicolo contro l’Italia in merito al caso Almasri. Quello che viene contestato al nostro Paese è l’arresto e il rilascio del generale libico.
Novità sul fronte del caso Almasri. La Corte penale internazionale ha infine deciso di aprire un fascicolo sull’Italia: “La questione della mancata osservanza da parte dell’Italia di una richiesta di cooperazione per l’arresto e la consegna dell’Almasri da parte della Cpi è di competenza della camera competente, vale a dire la Camera preliminare I”. Lo afferma il portavoce della Corte penale internazionale Fadi El Abdallah.
“Come parte di questa procedura, ai sensi del Regolamento 109 del Regolamento della Corte, l’Italia avrà l’opportunità di presentare osservazioni. Finché la Camera preliminare I non avrà esaminato la questione e reso una decisione, la Corte non offrirà ulteriori commenti”, aggiunge il portavoce, che sottolinea come “questo processo non riguarda responsabilità individuali o casi contro persone specifiche”.
Come ormai tutti sanno il generale Almasri fu rilasciato dopo esser stato arrestato in Italia. Da quel giorno ne è passata di acqua sotto i ponti. Meloni ed alcuni esponenti del governo come Piantedosi, Nordio e Mantovano sono stati indagati dopo un esposto dell’avvocato Li Gotti. Una denuncia è stata presentata proprio al tribunale dell'Aja anche da un cittadino sudanese che racconta di essere stato vittima di abusi da parte del generale libico.
Intanto l’avvocato delle presunte vittime di Almasri, Juan Branco, attacca: “Ci sembra che Meloni sia stretta in una morsa. O interverrà la giustizia italiana, o subentrerà la Corte penale internazionale”. Stessa cosa ha fatto la segretaria del Pd Elly Schlein: "Penso sia una vergogna che l'Italia abbia deciso di non firmare in difesa della Cpi. Abbiamo fatto bene a fare una conferenza insieme per chiedere chiarezza su un torturatore riaccompagnato a casa con un volo di Stato".
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