Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Finlandia, sequestrata petroliera russa Eagle S per vendetta dopo trancio 4 cavi sottomarini nel Baltico: “È colpa della Russia”

La nave è formalmente battente bandiera delle Isole Cook, ma sospettata di far parte della "flotta ombra" russa, che agisce in segreto per evitare le sanzioni

27 Dicembre 2024

Finlandia, sequestrata petroliera russa Eagle s per vendetta dopo taglio 4 cavi sottomarini nel Baltico: “È colpa della Russia”

Una delle petroliere russe che lavorano nel mar Baltico, fonte: imagoeconomica

Le autorità della Finlandia hanno sequestrato la petroliera russa Eagle S, una La nave che è formalmente battente bandiera delle Isole Cook, ma sospettata di far parte della "flotta ombra" russa, che agisce in segreto per evitare le sanzioni. L'imbarcazione è sospettata di aver tranciato i quattro cavi sottomarini Eastlink 2 che collegano la Finlandia all’Estonia.

L’incidente, avvenuto tra il 25 e il 26 dicembre nel Mar Baltico, ha sollevato forti preoccupazioni a livello internazionale per la sicurezza delle infrastrutture critiche europee. La "vendetta" della Finlandia, così come i suoi sospetti, è subito ricaduta nella petroliera, accusata di fare gli interessi della Russia.

L’incidente, la nave russa che trancia dei cavi sottomarini

Attorno a mezzogiorno del 25 dicembre, un’ancora della petroliera avrebbe danneggiato il cavo principale Eastlink 2 e altri tre cavi secondari. La nave, che trasportava benzina tra San Pietroburgo e Porto Said, in Egitto, avrebbe rallentato la navigazione poco prima del contatto con il cavo, per poi ripartire. Nonostante i danni ai cavi, l’alimentazione elettrica tra Estonia e Finlandia non ha subito interruzioni. Tuttavia, le autorità finlandesi hanno immediatamente avviato un’indagine per sabotaggio. "È un rischio che dobbiamo eliminare", ha dichiarato il presidente finlandese Alexander Stubb.

La polizia è salita a bordo della nave, interrogando l’equipaggio composto da una trentina di persone. La petroliera rimane attualmente ferma nelle acque territoriali finlandesi. Secondo gli investigatori, l’Eagle S. potrebbe appartenere alla cosiddetta "flotta ombra" russa, un insieme di 79 navi che Mosca utilizzerebbe per aggirare le sanzioni economiche imposte dall’Unione Europea dopo l’invasione dell’Ucraina.

L’ultimo pacchetto di sanzioni della UE, approvato il 16 dicembre, include una "black list" di 52 unità sospettate di trasportare petrolio, armi e altre merci strategiche per conto della Russia. Tali navi, che battono bandiere di Paesi di comodo, sono vietate nei porti europei.

"La presunta nave fa parte della flotta ombra della Russia, che minaccia la sicurezza e l’ambiente, mentre finanzia il bilancio di guerra della Russia", si legge in una dichiarazione congiunta della Commissione Europea e dell’Alta rappresentante per la Politica Estera. "Proporremo ulteriori misure, comprese nuove sanzioni, per colpire questa flotta".

Precedenti episodi nel Mar Baltico

Questo non è un caso isolato. Lo scorso novembre, altri due cavi sottomarini tra Finlandia e Germania e tra Lituania e Svezia sono stati messi fuori uso in circostanze simili. Gli esperti temono che questi incidenti rappresentino una strategia deliberata per compromettere le infrastrutture strategiche delle linee energetiche e di comunicazione dell’Europa.

L’inchiesta proseguirà per chiarire la responsabilità dell’Eagle S. e verificare eventuali collegamenti con azioni coordinate della "flotta fantasma" russa. Le tensioni nel Mar Baltico rimangono elevate, mentre l’Ue studia nuove misure per proteggere le sue infrastrutture.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x