12 Novembre 2024
Friedrich Merz, il leader dell’opposizione tedesca nonché possibile sostituto di Olaf Scholz alla cancelleria tedesca, ha prospettato un ultimatum di 24 ore per far finire la guerra in Ucraina da presentare al presidente russo Vladimir Putin qualora fosse eletto. In un acceso discorso al Bundestag, ha inoltre accusato il cancelliere Scholz di non avere polso con il “despota russo” e ha invocato a gran voce la linea dura contro Mosca.
Merz, che è anche un ex capo di BlackRock Germany, ha esortato Scholz a comunicare al Consiglio Europeo che la Germania non deve tollerare ulteriormente gli attacchi russi in Ucraina e di proporre un ultimatum di 24 ore, esortando Putin a cessare i bombardamenti. In caso di rifiuto ci sarà la revoca del limite di gittata delle armi fornite a Kiev. Questo consentirebbe, per esempio, la consegna dei missili Taurus KEPD 350 tedeschi, che hanno una gittata superiore ai 500 chilometri.
Il leader conservatore ha inoltre accusato Scholz di costringere l’Ucraina a “combattere Putin con una mano legata dietro la schiena“, sottolineando la responsabilità personale del cancelliere nel non aver consegnato a Kiev armi più efficaci. Merz ha inoltre respinto le preoccupazioni riguardo alle minacce nucleari di Putin, citando una frase di Montaigne: “La paura è la madre di ogni crudeltà”. Poi si è rivolto direttamente a Scholz: “Signor Cancelliere, è ora di superare la paura di Putin per porre davvero fine, insieme, alle atrocità in Ucraina”.
Secondo il leader della CDU non si dovrebbe effettuare colloqui o negoziati di pace con la Russia, sottolineando il fatto che siano totalmente inutili. A questo proposito Merz ha citato l’esempio del premier ungherese Viktor Orbán, i cui sforzi diplomatici sono stati seguiti da un attacco russo contro un grande ospedale pediatrico a Kiev. “Questo è il risultato della diplomazia in questo momento”, ha commentato.
Merz ha infine avvertito che, se non si agisce ora, in modo deciso, per porre fine alla guerra, la Germania sarà giudicata negativamente dalla storia, come accadde nel 2014 con l’annessione della Crimea.
Le parole di Merz hanno sollevato moltissime polemiche. In tanti hanno detto che la Germania si comporterebbe come nel 1941 durante la Seconda Guerra mondiale. Inoltre ci sono enormi possibilità che Putin non accetti l'ultimatum e che dunque, come pena, venga revocato il limite di gittata delle armi fornite a Kiev, con conseguente possibilità per l'Ucraina di attaccare direttamente in Russia. Questo comporterebbe una escalation nella guerra anziché la sua fine e potrebbe provocare un gran numero di morti tra i civili.
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