12 Settembre 2024
Si è parlato assai di overtourism nell'ultimo periodo, in relazione a un Paese in particolare, che ne ha patito gli effetti, ovvero la Grecia. Per questo motivo, si stanno decidendo misure molto rigide, per contenere gli arrivi e cercare di ridurre l'afflusso incontrollato. La situazione, soprattutto nella stagione estiva, diventa difficile: vale per i residenti ma anche per i visitatori stessi. Questi ultimi si recano verso il Paese attratti soprattutto dalle sue spiagge, ma spesso non sperimentano un'esperienza gradevole di vacanza poiché non trovano servizi e misure adeguate. Il turismo di massa sta diventando un problema e necessità di una soluzione, tanto che la Grecia sta valutando l'introduzione di una tassa in più. Sarà imposto un contributo di 20 euro ai crocieristi che faranno scalo nelle isole di Mykonos e Santorini, quelle più affollate. Santorini, in particolare, è stata ribattezzata Instagram Island: è la capitale degli influencer, che vi si recano attratti dalla possibilità di scattare immagini per i social, concentrandosi quindi tutti nei soliti punti iconici. Da qui la decisione di intervenire, su un settore in particolare: "Le crociere mettono Mykonos e Santorini sotto pressione e, pertanto, il prezzo sarà di 20 euro. Altrettanto importante è intervenire sul numero di navi che arrivano contemporaneamente a destinazione. Saremo piuttosto audaci sul punto", ha dichiarato il Primo Ministro ellenico. Secondo l'associazione dei porti greci nel 2023 sono state circa 800 le navi da crociera che hanno toccato l'isola di Santorini per un totale di 1,3 milioni di passeggeri: basti pensare che l'isola conta appena 15.500 abitanti.
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