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Gaza, Israele concede "pause a tempo localizzate" dei combattimenti per permettere la somministrazione dei vaccini anti-polio

Pause dalle 6 di mattina alle 15 circa del pomeriggio, per tre giorni consecutivi, in tre diverse aree della Striscia, iniziando dal centro

29 Agosto 2024

Era stato un alto funzionario del Dipartimento di Stato Israeliano ad anticipare alla stampa che sarebbe stata disposta una pausa temporanea delle operazioni militari in corso nella Striscia per consentire la campagna di vaccinazione contro la poliomielite a Gaza. E con un'apposita nota l'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva subito precisato che Israele non aveva accettato "pause nei combattimenti per somministrare vaccini contro la poliomielite", ma più esattamente "l'assegnazione di determinati luoghi nella Striscia di Gaza" per scopi non dichiarati.

La conferma è arrivata quindi da Rip Peeperkon, rappresentante dell'Organizzazione mondiale per la Sanità - Oms, che si trovava presso la sede dell'Onu e ha spiegato alla stampa i particolari dell'accordo confermando che si trattava della concessione di "pause umanitarie localizzate".

Le pause umanitarie 

I combattimenti dunque non saranno "sospesi" ma si fermeranno per un tempo determinato e in luoghi ben precisi. Secondo l'accordo si tratta di tre giorni consecutivi, esclusivamente nell'arco temporale compreso tra le 6 del mattino e le 14-15 del pomeriggio, in tre aree geografiche della Striscia: nord, centro e sud. 

La campagna di vaccinazioni inizierà il giorno 1 settembre, nel centro di Gaza, e sarà quindi possibile per i due giorni successivi: prima al sud della Striscia e in ultimo al nord, come ha spiegato ai giornalisti il rappresentante dell'Oms Peeperkorn, facendo riferimento ad un impegno assunto dal Cogat - l'autorità israeliana responsabile degli Affari palestinesi.

Sono oltre 600mila i bambini palestinesi che devono ricevere la vaccinazione antipolio. "Il poliovirus rappresenta un’altra minaccia per i bambini di Gaza. Hanno bisogno che sia data priorità alla loro salute e sicurezza. Siamo allarmati per le preoccupanti notizie di un bambino di 10 mesi, non vaccinato, a cui è stata confermato la polio. La Striscia di Gaza è libera dalla polio da 25 anni. Questo ritorno rappresenta un’ulteriore minaccia per i bambini nella regione. L’Unicef, l’ms e i partner si stanno preparando per una campagna di vaccinazione contro la polio per raggiungere almeno 640.000 bambini" riporta l'Unicef.

Su X Catherine Russell, executive director dell'Unicef aveva scritto "I bambini a Gaza stanno affrontando rischi inimmaginabili per le loro vite e la loro salute, compresa la polio" aggiungendo che "l’UNICEF e i suoi partner sono pronti a somministrare i vaccini anti polio per proteggere i bambini a Gaza e nella regione. Ma dobbiamo avere una pausa nei combattimenti".

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