Come detto, in caso di invasione delle Hawaii i membri della Nato non sarebbero obbligati a prendere la difesa dell'arcipelago americano. Eppure la stragrande maggioranza dei suoi abitanti, secondo la Cnn, non avrebbe alcuna idea di essere di fatto fuori dall'ombrello atlantico. David Santoro, presidente del think tank Pacific Forum Honolulu, ha spiegato che i suoi "concittadini sono tranquilli, essendo cittadini statunitensi", ma invece il dubbio dovrebbe sorgere spontaneo. Effettivamente per dei buoni motivi: il primo è che il nome NATO, significa Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord Atlantico e le Hawaii non si trovano in quell'oceano bensì nel Pacifico, che d'altra parte è l'affaccio anche degli stati americani della costa ovest, come la California. Ma gli stati continentali fanno comunque parte del Nord del continente, le Hawaii sono un po' a largo per poter essere definite parte dell'America del Nord. Ma il fatto più evidente è che il trattato che istituì la Nato risale al 1949, un decennio prima che l'arcipelago diventasse uno Stato.
L'articolo 5
La prima ragione che giustifica l'assenza della è nella portata geografica del trattato: quando venne concepita la Nato, essa aveva una connotazione eminentemente geografica. L'interpretazione "Trattato del Nord Atlantico" è stata decisamente restrittiva, riportata nel trattato di Washington che nel 1949 ne sancì la nascita. L'articolo 5, infatti, recita: "Le Parti concordano che un attacco armato contro una o più di loro in Europa o Nord America verrà considerato un attacco contro tutti". Per questa ragione, sin dal 1949, nell'esercizio diritto individuale o collettivo all'autodifesa, gli alleati assisteranno la parte o le parti attaccate al fine di "restaurare o mantenere la sicurezza nell'area del Nord Atlantico".