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Attentato terroristico a Mosca, la tragica cronogallery delle vittime dei mercenari e dei dispersi

L'attacco lascia una scia di dolore: innumerevoli le vittime e i feriti, famiglie in cerca disperata dei propri cari tra le macerie

23 Marzo 2024

Attentato terroristico a Mosca, la tragica cronogallery delle vittime dei merceneri e dei dispersi

La città di Mosca è stata colpita al cuore da una tragedia inimmaginabile: il bilancio delle vittime dell'attentato è salito a cento, e i feriti ammontano a più di trecento. Mentre i soccorritori si affannano tra le macerie alla ricerca di segni di vita, le famiglie sono attraversate da un dolore straziante. I parenti dei dispersi scrutano con ansia le liste ufficiali dei deceduti rilasciate dal Cremlino, nella speranza di non trovare i nomi dei propri cari, e affollano gli ospedali nelle vicinanze, dove i feriti sono stati trasportati in condizioni spesso critiche.

Ogni corridoio, ogni sala d'attesa diventa il palcoscenico di attimi di attesa carichi di angoscia e di sporadici, ma devastanti, momenti di realizzazione. Le storie di chi è scampato alla tragedia si intrecciano con quelle di chi è ancora avvolto nell'incertezza, e il tessuto sociale della capitale russa si ritrova lacerato da un evento di una violenza e di una brutalità che lasciano senza parole. Gli ospedali, ormai al limite delle loro capacità, si trasformano in centri di crisi, dove il personale medico lavora incessantemente sotto la pressione del numero crescente di vittime che arrivano minuto dopo minuto. La solidarietà si mescola al caos mentre la comunità cerca di reagire all'improvviso assalto alla sua pace quotidiana.

Alcune storie sono a lieto fine, come quella del musicista di strada Misha Filippov e della compagna che si sono dati alla fuga nel momento più caotico ed sono riusciti a mettersi in salvo nonostante le ferite. Quando è iniziata la sparatoria, la ragazza era in bagno, lui è andato a cercarla e, insieme a lei, è rimasto chiuso al secondo piano del palazzo. Ad un certo punto sono dovuti uscire allo scoperto perché il fumo li stava soffocando, una volta fuori sono stati soccorsi da alcuni automobilisti di passaggio che li hanno accompagnati in ospedale. Al momento sono in fase di disintossicazione dai fumi, ma presto saranno dimessi.

Purtroppo lo stesso esito non è toccato ad un'altra famiglia; i terroristi hanno ucciso un bambino di otto anni che stava fuggendo dal Crocus. La madre ne è certa: secondo lei, la Renault con i criminali a bordo ha deliberatamente accelerato per causare la collisione. Olga, insieme al marito e ai due figli, era al concerto all'interno dello stabile.
Quando la famiglia ha sentito gli spari, ha deciso di scappare immediatamente. Erano a bordo strada, racconta Olga, quando hanno notato un'auto sfrecciare a velocità sostenuta. La donna è convinta che i criminali abbiano mirato intenzionalmente verso di loro, accelerando. Anche il marito e la figlia di Olga sono rimasti feriti, sebbene in modo lieve, e sono riusciti a cavarsela con solo alcuni graffi.

I terroristi hanno inoltre appiccato il fuoco alle uscite di emergenza per intrappolare le persone all'interno del Crocus. Durante l'ispezione dei locali, gli agenti del servizio operativo hanno concluso che l'incendio non è stato appiccato a caso, ma nei pressi delle uscite di emergenza. Alcune testimonianze affermano che davanti a certe porte c'erano diversi corpi ammassati, quasi a formare una barriera. Questo ha impedito l'apertura delle porte, che successivamente hanno dovuto essere forzate. Inizialmente, il personale dell'EMERCOM ha lavorato in collaborazione con la SOBR, dato che c'era la possibilità che alcuni dei criminali fossero ancora all'interno dell'edificio. Durante le operazioni, i soccorritori hanno trovato un fucile d'assalto Kalashnikov con l'impugnatura dipinta con i colori della bandiera russa e la scritta "Per la libertà della Russia".

Queste sono solo alcune delle foto segnaletiche rese pubbliche dai familiari nella speranza di trovare i dispersi.

Nella prima foto è ritratta Ekaterina Popova, i familiari sono molto preoccupati viste anche le sue particolari necessità.
Nella seconda la ragazza Maria sta cercando la madre di 54 anni. Tatyana Glezer di cui non si sa nulla dal momento dell'attentato.
Nella terza foto si cercano alcuni dipendenti del teatro preso in ostaggio, Andrey Syropyatov e Igor Amchentsev.
Infine, la straziante ricerca di Angelina che ha perso la madre, il patrigno e il fratello

Mosca piange le sue vittime, ma Putin ha promesso giustizia per i coinvolti e la scoperta della verità che si cela dietro questi atti.

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