14 Febbraio 2024
Joe Biden, fonte: Imagoeconomica
“Gli Usa stanno indagando su possibili crimini di guerra compiuti da Israele”. La notizia arriva dagli Stati Uniti ed è l'ennesimo indizio di una crisi sempre più profonda tra Joe Biden e Benjamin Netanyahu, primo ministro israeliano. Secondo l'Huffington Post gli Stati Uniti hanno avviato da tempo le indagini, nonostante in pubblico "sostengano il contrario". Da Washington rimbalzano le voci di un Biden furioso per i troppi civili uccisi nel conflitto in Medio Oriente: solamente qualche giorno fa il presidente americano ha chiesto “precise” garanzie per i civili e un piano “credibile” per i rifugiati di Rafah.
La notizia degli Stati Uniti che stanno indagando su crimini di guerra israeliani sta facendo il giro del mondo. Negli ultimi mesi vi abbiamo raccontato di una crepa nel rapporto tra gli alleati storici, ma adesso il rischio per Netanyahu è quello di arrivare proprio ad una rottura del rapporto. Seppur la notizia sia in attesa di conferme ufficiali, le dichiarazioni del portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, sembrano comunque andare in quella direzione: “Troppi civili sono stati uccisi nel conflitto a Gaza. Siamo stati molto chiari su questo punto con Israele e stiamo lavorando per ridurre il numero delle vittime civili”. Sono ormai mesi che Washington chiede e insiste con Tel Aviv perché la popolazione civile abbia maggiori garanzie e i 100 palestinesi uccisi nel blitz di due giorni fa hanno fatto ancora più arrabbiare Joe Biden.
Seppur la notizia sia in attesa di conferma, tre fonti ufficiali avrebbero confermato che da mesi Washington starebbe indagando su possibili violazioni delle leggi internazionali da parte di Israele. Gli Stati Uniti stanno valutando anche abusi dei diritti umani, che potrebbero "violare la legge americana". Lo scorso 26 gennaio la Corte dell’Aja non aveva archiviato le accuse contro Israele sollevate dal Sudafrica ma non aveva imposto la tregua. La giudice americana della Corte Joan Donoghue dichiarò che “almeno alcuni atti sembrano in grado di rientrare nella convenzione sul genocidio”. Questo sembrerebbe aiutare gli americani nelle indagini, intanto il Dipartimento di Stato Usa sta valutando la condotta israeliana anche attraverso il processo di Civilian Harm Incident Response Guidance - sistema formale per monitorare e potenzialmente sanzionare gli abusi segnalati che coinvolgono forze straniere e armi di origine statunitense.
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