09 Gennaio 2024
Mario Draghi, fonte: imagoeconomica
Mario Draghi potrebbe essere il successore di Charles Michel come presidente del Consiglio Europeo. Una rivelazione che arriva dagli Stati Uniti, in particolare dal Financial Times, che spiega come quello dell'ex capo della BCE è uno dei nomi spendibili per la poltrona lasciata vacante dal belga, che intende candidarsi alle Europee. Il Giornale d'Italia già a settembre aveva rivelato come il ruolo di Draghi fosse già materia di discussione, in particolare modo per il Consiglio Europeo. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen aveva anche dato il suo ok ad un incarico sul "futuro della competitività europea".
Ma cosa ne pensa Draghi? L'ex premier dopo la sua avventura a Palazzo Chigi è stato dato in pole position per diversi ruoli di rilievo: Nato, Banca Mondiale, Parlamento Europeo. Niente di fatto però finora, e c'è chi si chiede che intenzioni abbia.
L'ultima investitura arriva dall'America. Secondo il quotidiano, il suo è un nome spendibile per evitare che Orbán diventi presidente del Consiglio Ue. Il via alle trattative sugli incarichi di vertice a Bruxelles è iniziato e quello dell'ex primo ministro italiano sarebbe uno dei principali contendenti. L'altro nome, come detto, è quello del premier ungherese. Le norme Ue vigenti consentirebbero al leader euroscettico Viktor Orbán di assumere l’incarico se nessun candidato dovesse essere scelto prima delle dimissioni del presidente del Consiglio europeo.
Dato che l'Ungheria assumerà la presidenza di turno del Consiglio proprio a luglio, il primo ministro ungherese Viktor Orban potrebbe ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio europeo se i membri dell'Ue non raggiungessero rapidamente un accordo su un altro candidato.
Oltre a Draghi, altri papabili nomi per la successione di Michel ai vertici del Consiglio Europeo sono il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez e quello danese Mette Frederiksen, entrambi affiliati ai grandi partiti politici europei, un fattore importante nelle nomine nell’Ue. La non appartenenza partitica di Draghi, "ostacolerà" la corsa di quest'ultimo alla presidenza, secondo quanto riferito da un diplomatico.
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