15 Dicembre 2023
Fonte Pixabay
Un nuovo studio sulla tutela dell'ambiente sta sollevando un polverone enorme sui social: "Respirare inquina l'ambiente, espirando produciamo lo 0,1% del gas serra nel Regno Unito", afferma il dottor Nicholas Cowan, fisico atmosferico del Centro britannico di ecologia e idrologia di Edimburgo. "Allora stiamo in apnea?", commentano alcuni utenti sul web, mostrando alcune perplessità.
Il cambiamento climatico e il surriscaldamento globale sono argomenti molto discussi negli ultimi tempi. Di proposte per ridurre al minimo l'inquinamento prodotto dagli esseri umani ne sono state fatte molte, tuttavia alcune fanno storcere il naso alla maggior parte delle persone. Si pensi solo al consumo di cavallette, lombrichi e insetti vari al posto della carne, il cui utilizzo andrebbe ridotto, secondo gli scienziati, per tutelare l'ambiente in cui viviamo.
Nelle ultime ore, però, uno studio britannico ha riportato un dato che potrebbe avere un risvolto davvero singolare.
"Il respiro umano esalato può contenere piccole ed elevate concentrazioni di metano (CH4) e protossido di azoto (N2O), che contribuiscono entrambi al riscaldamento globale", spiega il dottor Nicholas Cowan, fisico atmosferico presso il Centro britannico di ecologia e idrologia di Edimburgo, in un suo ultimo studio. "Invitiamo cautela nel presupporre che le emissioni umane siano trascurabili", aggiunge.
Quindi qual è la soluzione? "Restiamo in apnea?", chiedono alcuni utenti sui social leggendo la notizia. Se da un lato c'è chi si impegna a spostarsi a piedi o in bicicletta piuttosto che in auto, dall'altro sarebbe davvero difficile non respirare.
Lo studio ricorda che gli esseri umani inspirano ossigeno ed espirano anidride carbonica. Quando inspiriamo, l'aria entra nei polmoni e l'ossigeno da quell'aria si sposta nel sangue. L'anidride carbonica (CO2), invece, è un gas di scarto e si sposta dal sangue ai polmoni, poi viene espirato.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia