22 Novembre 2023
Putin, fonte: imagoeconomica
Anche Putin invitato al G20 "virtuale", occasione nella quale il leader russo, per la prima volta presente al summit dallo scoppio della guerra in Ucraina (seppur in video collegamento), ha affermato: "La guerra in Ucraina è una tragedia, pensare a come mettervi fine". Quindi l'accusa a Kiev di "proibire il negoziato, noi non abbiamo mai rifiutato colloqui di pace". Il vertice, aperto dal premier indiano Narendra Modi, è stato disertato dal presidente americano Joe Biden (al suo posto la Segretaria del Tesoro Usa Yanet Ellen), secondo molti osservatori proprio per evitare di fornire un riconoscimento internazionale a Putin, tutt'ora impegnato nel conflitto contro l'Ucraina, fortemente sostenuta da Washington. Da parte sua, poi, il premier Meloni ha attaccato il Cremlino, affermando: "Se Russia vuole pace si ritiri dai territori occupati".
Collegato con gli altri leader, e rappresentanti, dei Paesi membri G20, il presidente russo Vladimir Putin ha affermato: "Nei loro discorsi, i leader hanno detto di essere scioccati dalla continua aggressione della Russia all’Ucraina. Certo: l’azione militare è sempre una tragedia per gli individui, per le famiglie, per i Paesi. E certo, dobbiamo pensare a come fermare questa tragedia. Tra l’altro, la Russia non ha mai rifiutato il dialogo per la pace con l’Ucraina. Non è stata la Russia ma l’Ucraina ad annunciare pubblicamente di avere lasciato il tavolo negoziale". Lo "zar" ha citato in proposito il decreto legge firmato dalla sua controparte di Kiev, Volodymyr Zelensky, che "vieta l'apertura di negoziati con Mosca".
Molti i commenti alle parole del presidente russo. Tra questi, anche quello del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni (a sua volta partecipe del summit virtuale), che ha commentato: "La Russia può riportare la pace in ogni momento ritirandosi dai territori illegalmente occupati e ristabilendo la sovranità e la piena integrità territoriale dell’Ucraina". Frasi che il premier ha poi accompagnato con ulteriori condanne alla cosiddetta "operazione militare speciale" della Federazione Russa in Ucraina, "anche per le sue conseguenze globali e i danni che ha provocato alle nazioni più povere".
La comparizione di Putin al vertice virtuale del G20 avrebbe quindi fugato le voci sulla salute dello zar, secondo indiscrezioni da settimane sempre più diffuse forse morto e ibernato, oltre che sostituito da uno o più sosia in attesa delle prossime elezioni presidenziali nel 2024. Le voci, che parlerebbero di un arresto cardiaco dello "zar" alle 20:42 del 26 ottobre scorso presso la sua residenza di Valdai (a nord di Mosca), continuano tuttavia a trovare non pochi sostenitori online. I possibili modi che avrebbero permesso la presenza in video collegamento di Putin durante il summit internazionale, viene evidenziato da quanti credono all'ipotesi della morte, sono molti: sosia, deep fake, video registrato in precedenza.
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