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Ucraina, Papa Francesco esalta la “Grande Madre Russia” per il no di Zelensky alle trattative di pace - ESCLUSIVA

Il discorso del Papa sulla “grande Madre Russia” ha fatto infuriare Kiev, che accusa Bergoglio di “propaganda” ma in realtà tutto nasce dal fatto che Zelensky non vuole negoziare. Zuppi e Parolin papabili per il dopo Bergoglio restano a guardare

31 Agosto 2023

Cosa ha spinto Papa Francesco a fare l'elogio della Grande Madre Russia facendo arrabbiare in un colpo solo Zelensky, la Chiesa cattolica/ortodossa Ucraina, quasi tutto l'Occidente e tutti quelli che speravano in un ruolo di terzietà da parte del Vaticano? A pesare sulla decisione non è stata solamente la volontà di mantenersi equidistante tra le parti (ma con queste uscite l'equidistanza del Vaticano va a farsi benedire) ma anche il fatto che tutta l'attività diplomatica portata avanti da Papa Francesco con il suo braccio destro Monsignor Zuppi non ha portato ad alcun risultato tangibile. E tutto, secondo il Vaticano, per colpa di quel "cattivone" di Zelensky che non ne vuol proprio sapere di fare la benché minima concessione a Putin.

Tanto rumore per nulla mormorano in Vaticano. Papa Francesco, dopo aver schierato il papato a favore della pace e della trattativa sa che sulla guerra si gioca faccia e credibilità. Rischia di finire sotto accusa all'interno delle mura vaticane dai tanti che, se Papa Francesco dovesse fallire la sua missione, canterebbero vittoria. Così come in tanti potrebbero cominciare a sollecitarne le dimissioni dal soglio di San Pietro. E per beffa del destino potrebbe prendere il suo posto proprio quel Monsignor Zuppi che finora non è riuscito ad ottenere nessun risultato tangibile con la sua missione di pace. Intanto, il segretario di stato Pietro Parolin messo in ombra dall'attivismo di Zuppi se ne sta in disparte. La sfida per il prossimo conclave, dove anche Parolin sarà tra i papabili (e si dice sia ben poco d'accordo con l'attivismo degli ultimi tempi) si preannuncia durissima. Entrambi potrebbero capitalizzare il fallimento di Francesco sulla linea della pace.

Ma a pesare sulle parole di Papa Francesco che hanno rievocato Pietro il grande, Caterina II e l’impero zarista c'è anche l'antica diffidenza della chiesa cattolica Sudamerica nei confronti di Washington e degli Stati Uniti d'America. Un antiamericanismo difficile da dimenticare per chi come Bergoglio ha sempre visto gli Stati Uniti trattare l’America Latina come il proprio cortile di casa.

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