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Wagner post Prigozhin, Anton "Lotos" Elizarov possibile nuovo comandante, chi è il "conquistatore di Soledar"

Secondo alcune fonti della Wagner, Anton "Lotos" Elizarov, fedelissimo di Prigozhin, potrebbe ora diventare il nuovo leader della compagnia. Dubbi sulla sua vicinanza al Cremlino

24 Agosto 2023

Wagner post Prigozhin, Anton "Lotos" Elizarov possibile nuovo comandante, chi è il "conquistatore di Soledar"

Anton "Lotos" Elizarov; Fonte: Telegram

Tempi duri per la brigata mercenaria Wagner. La ormai sempre più sicura morte di Yevgeny Prigozhin, presumibilmente abbattuto dalla contraerea russa nella regione di Tver, lascia "l'orchestra" (così amano farsi chiamare i miliziani) senza direttore. Un bel problema per una compagnia fortemente centralizzata negli organi di comando ed allo stesso tempo geograficamente dispersa a macchia di leopardo su (almeno) tre diversi continenti (Europa, Africa ed Asia). Alla morte del leader, poi, si aggiungerebbero quelle di alcuni dei più alti papaveri wagneriti - primo fra tutti il fondatore, e (ex) secondo in comando, Dmitrij Utkin - presenti sul jet Embraer Legacy 600 distrutto ieri, mercoledì 23 agosto, nei pressi del villaggio di Kuzhenkino.

Wagner decapitata, Anton "Lotos" Elizarov papabile nuovo comandante

Mentre gli occhi del mondo sono ancora puntati sulle (drammatiche? I punti di vista sono discordanti) immagini del velivolo in fiamme, sembrerebbe che quello che resta del comando della PMC Wagner si stia dando un gran da fare per cercare di "salvare il salvabile". In una corsa contro il tempo, e soprattutto contro il Cremlino, per dare in tempi brevi una definita nuova gerarchia alla brigata, ed evitare la fagocitazione della milizia privata nel seno delle forze armate regolari russe, un nome sembra acquisire autorevolezza quale papabile candidato al ruolo di nuovo direttore d'orchestra. Anton "Lotos" Elizarov.

Un uomo in occidente avvolto dal mistero, Elizarov sembrerebbe essere al momento il più alto in grado nella compagnia. Le informazioni a lui attribuibili risalirebbero al gennaio di quest'anno, quando alla guida di alcuni reparti Wagner aveva fortemente contribuito alla conquista della città ucraina di Soledar. Un successo molto celebrato dalla propaganda dei mercenari, essendo qui presenti le più grandi miniere di sale d'Europa, asset passato dopo la conquista sotto il diretto controllo wagnerita. Proprio grazie a questo successo, il mondo scopriva dell'esistenza di questo ufficiale 42enne, e di alcuni, fugaci, stralci del suo passato.

Una vita nelle forze armate russe

Elizarov sarebbe un ex colonnello dell'aeronautica russa. Nato nel 1981 nella regione di Rostov (per coincidenza, trampolino di lancio del fallito golpe del 24 giugno), si diploma alla scuola militare di Suvorov a 17 anni. Cinque anni dopo, nel 2003, nel pieno della brutale guerra russo-cecena, si laurea alla prestigiosa Ryazan Higher Airborne Command School: da qui, una fulminea carriera nelle forze russe. Presta servizio nel 108esimo stormo della settima divisione aerea di Novorossiysk, iniziando a comandare un plotone ed arrivando alla guida di una compagnia. Passa poi a Molkino, dov'è comandante di uno dei gruppi della decima brigata delle forze speciali.

In questa fase pare esserci il suo battesimo del fuoco: le informazioni a riguardo restano ad oggi secretate, ma indiscrezioni non confermate parlano di un suo dispiegamento nel teatro ceceno. Una carriera, la sua, messa in crisi nel 2014 dalle accuse di "indegnità" e truffa. Radiato con disonore dalle forze armate della Federazione, vive due anni allo sbando.

Le sue competenze non passano tuttavia inosservate: nel 2016 è arruolato nella Wagner. Assume il nome di battaglia "Lotos" (fiore di loto), torna a fare il soldato, questa volta senza bandiere. Negli anni che seguono lo si trova in Siria, poi in Repubblica Centrafricana, infine in Cirenaica. Dopo il 24 febbraio 2022, torna in Europa: nei mesi successivi appare all'opinione pubblica come una figura anonima, sconosciuta, eppure spesso al fianco di Prigozhin. Fino al gennaio 2023, ed alla conquista di Soledar. 

L'ipotesi del nuovo comandante ed i dubbi sulla sua lealtà a Putin

Molti tra i wagneriti, guardano in queste ore a lui come "nuovo Prigozhin", non è chiaro se per ammirazione o piuttosto assenza di altri nomi. Difficile immaginare la traiettoria della sua parabola nelle prossime settimane, come è difficile immaginare quella della stessa orchestra. Appare probabile, tuttavia, che in queste ore si stiano concentrando attorno alla sua persona le più disparate mire, dai più disparati soggetti (primo fra tutti, l'FSB, il servizio di sicurezza russo).

Per adesso si tratta di supposizioni, le medesime che accompagnano le analisi sulla sua presunta o meno lealtà al Cremlino: alla radiazione con disonore, che potrebbe aver contribuito ad un suo distaccamento da Mosca, fa da contraltare il titolo di "Eroe di Russia", il più alto riconoscimento militare della Federazione, accordatogli da Putin

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