10 Agosto 2023
Foto Fabio Cimaglia / LaPresse23-03-2019 RomaPoliticaVilla Madama. Incontro del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte con il Presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi JinpingNella foto Xi JinpingPhoto Fabio Cimaglia / LaPresse23-03-2019 Roma (Italy)PoliticVilla Madama. Meeting of Prime Minister Giuseppe Conte with the President of the People's Republic of China, Xi JinpingIn the pic Xi Jinping
Nuove tensioni tra gli Stati Uniti e la Cina, dopo la decisione del presidente Joe Biden di lanciare una forte stretta agli investimenti americani in Cina nel settore dell'alta tecnologia. I paletti imposti nell'ordine esecutivo riguarderanno in particolare i semiconduttori, il quantum e alcuni sistemi di intelligenza artificiale. Una mossa dettata da "motivi di sicurezza nazionale e non economici", afferma un funzionario dell'amministrazione.
"L'amministrazione Biden è impegnata a mantenere l'America sicura e a difendere la sicurezza nazionale tutelando tecnologie che sono cruciali per la prossima generazione di innovazione militare", ha spiegato in un comunicato la Casa Bianca, motivando così la sua decisione. La risposta della Cina non si è fatta attendere, con il gigante asiatico che ha espresso "solenni rimostranze" per la decisione degli Usa di limitare gli investimenti tecnologici nel Paese, esprimendo inoltre "forte insoddisfazione e ferma opposizione", assicurando che "presterà molta attenzione agli sviluppi rilevanti e salvaguarderà risolutamente i propri diritti e interessi". In una nota del ministero degli Esteri, un portavoce governativo anonimo ha affermato che "con il pretesto della sicurezza nazionale, gli Usa puntano a privare la Cina del suo diritto allo sviluppo e a salvaguardare propria egemonia e propri interessi. Questa è pura coercizione economica e bullismo tecnologico". Inoltre il ministero del Commercio cinese ha denunciato in una nota che "i nuovi vincoli danneggeranno gravemente la sicurezza delle catene di fornitura e industriali globali, e che l'iniziativa di Washington segna una netta dipartita (dai principi) dell'economia di mercato e della libera competizione che gli Usa hanno sempre promosso, e influiscono sulle normali decisioni operative delle aziende, danneggiando l'ordine commerciale internazionale". Infine, sempre nella stessa nota, il governo cinese esprime "grave preoccupazione per le misure assunte da Washington e si riserva il diritto di adottare contromisure".
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