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Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

I caccia italiani della Nato-Otan e i caccia russi post-sovietici “duellano”, da qualche tempo, sui cieli baltici

La task force “White Eagle” dell'Aeronautica Militare dall'incipit della missione nella area al confine con l'enclave russa di Kaliningrad, incuneata nell'Europa, ha intercettato e sorvegliato oltre 25 velivoli russi

01 Agosto 2023

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Da alcuni mesi si registrano “contatti” sempre più frequenti tra i caccia italiani e post-sovietici nei cieli polacchi. La task force “White Eagle” dell'Aeronautica Militare dall'incipit della missione nella area al confine con l'enclave russa di Kaliningrad, incuneata nell'Europa, ha intercettato e sorvegliato oltre 25 velivoli russi, si tratta di caccia Sukhoi e aerei da trasporto Ilyushin. L'attività del gruppo di stanza nella base di Malborg, dove da mesi è operativa nella missione Nato di supporto all'attività di Enhanced Air Policing (Eap), è al comando (per l’Italia) del colonnello pilota Salvatore Florio. In Polonia sono presenti 4 caccia Eurofighter "Typhoon" provenienti dal 4°stormo di Grosseto, dal 36° stormo di Gioia del Colle, dal 37° di Trapani e dal 51° di Istrana. Per 19 volte i caccia italiani sono decollati per interventi rapidi, “l'Alpha Scramble” ha intercettato e identificato più di 24 velivoli. "La nostra presenza, afferma il colonnello Florio, gioca un ruolo molto importante in termini di salvaguardia e deterrenza del fianco Nord-Est dell'Alleanza atlantica". L'attività della task force si concluderà alla fine dell’anno in corso, data in cui sarà operativa quella in Romania. Le Nato Air Policing sono missioni a scopo di deterrenza e di difesa, supervisionate dal Comando aereo della Nato. Il loro obiettivo è la protezione e la messa in sicurezza dello spazio aereo dei paesi membri e le azioni adottate sono il rilevamento radar dei velivoli che sorvolano le zone interessate e l'intercettazione e identificazione di quelli che non rispondono alle comunicazioni via radio e che possono essere considerati potenziali minacce. Il gruppo ha sede nell'aeroporto Krolewo di Malbork, una base che dista 30 miglia da Kaliningrad, 155 miglia dalla Bielorussia e 230 miglia dall'Ucraina. Queste distanze in volo non supersonico vengono coperte dai caccia rispettivamente in circa 3,15 e 20 minuti. E’ il centro Nato-Otan di Uedem in Germania a far scattare le sirene di allarme nella base polacca, nell’istante dello "scramble", passano in media meno di dieci minuti e in altri dieci minuti i caccia italiani sono vicini ai velivoli "bersaglio" dell'intercettazione. Una volta individuati, gli aerei intercettati proseguono la loro rotta su acque internazionali impegnando le “flight information region” di Polonia, Svezia e Germania, per essere sorvegliati e affiancati dagli Eurofighter, imponendo il rispetto delle norme d’ingaggio aereo di rientro a Kaliningrad.

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