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Memorandum Tunisia-UE, l'intesa firmata a Cartagine e i "5 pilastri" di Von der Leyen: 100 mln per i migranti, 65 mln per progetti Erasmus, 300 mln per l'energia verde

Nuova partnership tra Unione Europea e Tunisia per affrontare la questione migratoria e rafforzare le alleanze mediterranee

17 Luglio 2023

Memorandum Tunisia-UE,  l'intesa firmata a Cartagine e i "5 pilastri" di Von der Leyen: 100 mln per i migranti, 65 mln per progetti Erasmus, 300 mln per l'energia verde

Twitter: @vonderleyen

Nella giornata di ieri, 16 luglio, è stato firmato a Cartagine un Memorandum d'intesa tra l'Unione Europea e la Tunisia, al fine di stabilire una partnership strategica e globale, con particolare attenzione alla questione migratoria. All'incontro hanno partecipato la presidente della Commissione UE, Ursula Von der Leyen, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il primo ministro olandese, Mark Rutte, e il presidente tunisino, Kais Saied. L'accordo si basa su cinque pilastri principali, che sono stati illustrati dalla presidente Von der Leyen:

Memorandum Tunisia-UE, firmata a Cartagine l'intesa sulla crisi migratoria, Von Der Leyen: "Costruita su 5 pilasti"

  1. Creazione di opportunità per i giovani tunisini: verrà aperta una finestra verso l'Europa attraverso il programma Erasmus, e saranno destinati 65 milioni di euro per le scuole tunisine.
  2. Sviluppo economico della Tunisia: l'UE fornirà sostegno alla crescita dell'economia tunisina.
  3. Investimenti e commercio: saranno effettuati investimenti per migliorare la connettività della Tunisia, promuovendo il turismo e l'agricoltura.
  4. Cooperazione nell'energia verde: per questo progetto verranno stanziati 300 milioni di euro.
  5. Migrazione: si intensificherà la lotta contro i trafficanti e si promuoverà una maggiore cooperazione nelle operazioni di ricerca e salvataggio. A tale scopo, sono stati stanziati 100 milioni di euro.


La firma di questo Memorandum rappresenta il traguardo raggiunto dalla missione dell'UE, che prevede il sostegno di 150 milioni di euro al bilancio tunisino e 105 milioni di euro per il controllo delle frontiere.

"Il Team Europe è tornato a Tunisi. Un mese fa eravamo qui insieme per lanciare una nuova partnership con la Tunisia. E oggi la stiamo portando avanti", ha scritto su Twitter la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, sottolineando come Tunisia e Unione Europea siano unite "da una storia comune, dalla geografia e anche da interessi strategici".

La presidente Meloni ha dichiarato: "Oggi abbiamo raggiunto un risultato estremamente importante, il Memorandum firmato tra Tunisia e UE è un ulteriore passo verso la creazione di un vero partenariato che possa affrontare in modo integrato la crisi migratoria e promuovere lo sviluppo per entrambe le sponde del Mediterraneo".

La conferenza internazionale sulla migrazione il 23 luglio a Roma 

Il presidente del Consiglio ha evidenziato l'importanza di questo partenariato come modello per nuove relazioni con i paesi del Nord Africa, affermando con orgoglio: "Abbiamo lavorato a lungo come diplomazia italiana per raggiungere questo sviluppo, e questo partenariato dovrebbe essere considerato un punto di partenza che dovrà essere seguito da diversi accordi".

La premier ha anche annunciato che la prossima domenica, il 23 luglio, si terrà a Roma una conferenza internazionale sulla migrazione, alla quale parteciperanno il presidente Saied e diversi capi di Stato e di governo. "Sarà un nuovo passo per affrontare il tema della cooperazione in modo integrato", ha aggiunto Meloni.

Il presidente tunisino, Kais Saied, ha commentato: "Con l'UE dobbiamo trovare alternative alle collaborazioni con il Fondo Monetario Internazionale, che è stato stabilito dopo la Seconda Guerra Mondiale. È un regime che divide il mondo in due parti: una per i ricchi e una per i poveri, e che non dovrebbe esistere".

L'UE e la Tunisia condividono anche l'obiettivo di contrastare la migrazione irregolare per prevenire la perdita di vite umane, nonché di sviluppare canali legali per la migrazione. Il Memorandum pubblicato dalla Commissione Europea ribadisce la posizione della Tunisia di non essere un paese di insediamento per i migranti irregolari e sottolinea l'impegno nel contrastare le reti criminali dei trafficanti di migranti e di esseri umani, nel contesto di un partenariato operativo rafforzato contro il traffico di migranti e il traffico di esseri umani. Inoltre, si prevede un'efficace gestione delle frontiere e lo sviluppo di un sistema per l'identificazione e il rimpatrio dei migranti irregolari già presenti in Tunisia verso i loro Paesi di origine.

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