10 Luglio 2023
Twitter: Elon Musk
L'animosità tra Elon Musk e Mark Zuckerberg continua a scatenarsi. Mentre il nuovo clone di Twitter di Meta, Threads, raggiunge velocemente i 100 milioni di utenti, il fondatore di Tesla ha preso di mira il suo concorrente definendolo "un cornuto" con una rima tagliente: "Zuck is a cuck". Questo è stato l'epigramma che Musk ha condiviso con i suoi 147,4 milioni di follower su Twitter come risposta a uno scambio di battute tra Zuckerberg e l'account del fast food Wendy's. In quel contesto, l'account di Wendy's suggeriva a Mark di andare nello spazio per mettere in imbarazzo il fondatore di SpaceX, ottenendo in risposta una faccina sorridente.
Ma Musk non ha lasciato passare il dispetto, utilizzando un termine che allude al feticismo di chi trova piacere nel vedere il proprio partner impegnato in un rapporto sessuale con qualcun altro. Anche se il termine "cuck" può assumere un significato più generale per indicare una persona priva di carattere e personalità, o che tradisce i propri ideali pur di ottenere l'attenzione delle donne. In ogni caso, un insulto dispregiativo.
La querelle tra i due magnati dei social media sembra essere alimentata dalle divergenze di opinione. Secondo Musk, lui è in grado di proteggere la libertà di espressione su Twitter, mentre "Zuck protegge la parola del brand", facendo riferimento all'attenzione di Zuckerberg verso i marchi presenti sulle sue piattaforme. In risposta all'accusa, il CEO di Meta si è limitato a rispondere con l'emoji di una risata.
Ma le provocazioni non si sono fermate qui. Il proprietario di Twitter ha poi proposto di porre fine alla faida in modo professionale, misurando la lunghezza dei rispettivi organi sessuali per stabilire chi ha il più lungo. Al momento, Zuckerberg non ha risposto a questa sfida, a differenza di quando Musk lo aveva sfidato a un combattimento di MMA e lui aveva accettato senza esitazione: "Dimmi dove", aveva risposto prontamente. Tuttavia, nonostante i rumors su un possibile scontro tra i due al Colosseo, la proposta sembra essere svanita nel nulla. La battaglia potrebbe invece spostarsi in tribunale. Pochi ore dopo il lancio di Threads, l'avvocato Alex Spiro, rappresentante legale di Twitter, ha minacciato di citare in giudizio Meta per "appropriazione sistematica, intenzionale e illegale dei segreti commerciali di Twitter e di altre proprietà intellettuali", accusando l'azienda di "cacciare ex dipendenti" per creare un'app "copycat" di Twitter.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia