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Lukashenko: “Ho consigliato a Putin di non uccidere Prigozhin, voleva far fuori tutti"

Il leader della Bielorussia svela anche i retroscena dei negoziati con il capo della Wagner, con annesse minacce: “verrai schiacciato come un insetto se non ti fermi”

28 Giugno 2023

Lukashenko: “Ho consigliato a Putin di non uccidere Prigozhin, voleva far fuori tutti"

Lukashenko, fonte: imagoeconomica

“Prigozhin può essere ucciso, non è un problema. O al primo tentativo oppure al secondo. Alla fine però ho consigliato a Putin di non farlo”. Così il presidente bielorusso Alexandr Lukashenko ha rivelato il contenuto della sua telefonata con l’omologo russo Vladimir Putin per gestire la spinosa situazione della ribellione del capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, che aveva occupato la città di Rostov con le intenzioni di attuare un colpo di stato a Mosca, salvo poi desistere.

Lukashenko: “Ho consigliato a Putin di non uccidere Prigozhin"

Lo stesso Lukashenko ha poi confessato anche la “trattativa” tra lui e il leader della Wagner, puntando sia sul realismo politico ma anche sulle minacce. “Putin non ti incontrerà, non ti parlerà nemmeno a telefono in questa situazione, non riuscirai ad ottenere né Shoigu e neppure Gerasimov”, avrebbe affermato il presidente bielorusso per tentare di far desistere il mercenario, riferendosi in particolare alla sua richiesta (mai comunque ufficialmente confermata dal diretto interessato) di far destituire sia il ministro della Difesa che il capo di stato maggiore russo.

Quest’ultimo però avrebbe continuato ad insistere, dichiarando la ferma volontà di avanzare su Mosca per “ottenere giustizia”. A questo punto Lukashenko si è messo a minacciare Prigozhin, tuonando che se avesse anche solo provato ad avanzare verso la capitale “sarebbe stato schiacciato come un insetto a metà strada”, e che, malgrado il grosso delle unità militari russe fosse impegnato come ovvio nel territorio ucraino, non ci sarebbero comunque state possibilità di una riuscita del suo piano. 


L’ex cuoco di Putin ora è in Bielorussia


Attualmente il capo della Wagner, che un tempo era conosciuto come “il cuoco di Putin”, tale era la sua vicinanza al Presidente russo, si trova proprio in Bielorussia, atterrato con il suo jet privato in un aeroporto vicino alla capitale, Minsk, nella giornata di ieri. “Le garanzie di sicurezza nei suoi confronti sono state fornite” ha affermato ancora una volta Lukashenko, confermando definitivamente le indiscrezioni dei media russi ed esteri sul trasferimento del mercenario.

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