09 Giugno 2023
Il portavoce del governo francese, Olivier Veran, ha riferito che due dei quattro bambini accoltellati ad Annecy da un richiedente asilo siriano sono ancora in gravi condizioni. Nonostante siano stati sottoposti a interventi chirurgici, la loro situazione è ancora considerata critica. Nel frattempo, l'aggressore, Abdalmasih Hanoun, sarà sottoposto a una visita psichiatrica per valutare le sue condizioni mentali.
L'aggressore si trova attualmente in stato di fermo e si è dichiarato cristiano, gridando "in nome di Gesù" nel momento dell'attacco. Gli investigatori non sono ancora riusciti a interrogarlo a causa delle sue condizioni definite "agitate". La visita psichiatrica determinerà se il suo stato di fermo verrà prolungato o se, in caso di problemi mentali accertati, sarà ricoverato.
Si è appreso che l'aggressore, 31 anni, aveva già ottenuto il permesso d'asilo in Italia, Svizzera e Svezia, dove risiedeva da circa dieci anni. Dopo aver fallito nel tentativo di ottenere la cittadinanza svedese, si era trasferito in Francia e aveva richiesto lo status di rifugiato, che gli era stato negato pochi giorni fa.
La notizia dell'aggressione ha suscitato reazioni anche a livello politico, con una manifestazione di circa cinquanta persone di estrema destra nel parco dove si è verificato l'attacco, nonostante il divieto prefettizio. Diversi esponenti politici di estrema destra hanno criticato il governo per l'accaduto. La leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, intervistata dalla radio "Europe 1", ha affermato che è necessario ridurre significativamente il diritto d'asilo.
L'episodio ha contribuito ad alimentare il dibattito sulla politica migratoria e sul sistema di asilo in Francia, sollevando interrogativi sulla valutazione dei richiedenti asilo e sulle conseguenze delle decisioni in materia di immigrazione.
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