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Vaccini Covid, restrizioni, obblighi: anche in Germania scattano cause legali. 185 richieste di risarcimento

Dopo le 200 sentenze in Italia contro i provvedimenti restrittivi dei governi Conte e Draghi, anche in Germania il caso vaccino mRNA arriva alle corti di giustizia

16 Aprile 2023

Vaccini Covid, restrizioni, obblighi: anche in Germania scattano cause legali. 185 richieste di risarcimento

Vaccino coronavirus (foto LaPresse)

Non solo in Italia: 185 cause legali stanno per essere portate anche di fronte ai tribunali tedeschi. L'obiettivo è dimostrare che ci sia stata una correlazione fra le somministrazioni del vaccino per il Covid e conseguenze sulla salute degli utilizzatori del vaccino stesso.

Anche in Germania scattano cause legali: ad oggi 185 le richieste di risarcimento

Ma i casi su cui i cittadini hanno chiesto di procedere per vie legali contro le decisione del governo sull'obbligo vaccinale e che sono giunti agli studi legali tedeschi sono molti di più. Sono circa 3.000 le richieste che i due principali studi legali di Dusseldorf e Wiesbaden avrebbero analizzato per decidere se portarle davanti alle corti di giustizia. L'obiettivo era quello di concentrarsi esclusivamente su  quelle cause nelle quali si sarebbe potuto dimostrare con certezza il nesso causale tra vaccino e danni.

'Il Giornale d'Italia' aveva riportato ieri la notizia delle 200 sentenze attraverso le quali i giudici italiani avevano riconosciuto  ai cittadini i propri diritti violati a causa dei decreti legge entrati in vigore durante l'emergenza da Covid-19 durante il secondo governo di Giuseppe Conte e quello di Mario Draghi. Il dissenso dunque si allarga.

Ma nel caso della Germania si aggiunge un fattore in più. Uno dei quattro principali produttori di vaccini contro i quali sarebbero state intentate cause legali per risarcimento dei danni subiti è la Biontech/Pfizer, il consorzio di aziende farmaceutiche tedesche che ha inventato il vaccino ad mRNA. E proprio a questa tipologia di vaccino la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nata in Belgio ma politicamente attiva in Germania, avrebbe dato il via libera in esclusiva all'utilizzo e alla vendita. Come si ricorderà il 'New York Times' si scagliò proprio contro la presidente accusandola di non voler diffondere i suoi messaggi con il Ceo di Pfizer proprio in tema di fornitura del Comirnaty, il vaccino Biontech/Pfizer contro il Covid. 

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