15 Aprile 2023
Tajani, fonte: imagoeconomica
"La situazione in Sudan continua ad essere molto tesa ma gli italiani presenti stanno bene e in stretto collegamento con la nostra ambasciata". Si è espresso così Antonio Tajani, ministro degli Affari esteri sugli scontri di questi giorni tra l'esercito e i paramilitari a Khartoum.
Oggi Tajani ha comunicato attraverso un tweet che al momento nessuno degli italiani presenti nella capitale sudanese sarebbe rimasto coinvolto negli scontri. "Seguo con attenzione quanto sta succedendo a Khartoum. La nostra Ambasciata, pienamente operativa, ha avvisato i connazionali di restare in casa. L'Unità di Crisi monitora gli sviluppi. Appello al dialogo e a cessare le violenze", ha scritto il ministro.
"In collegamento telefonico da Tokyo - in visita all'Istituto italiano di Cultura dove è esposta la mostra "La grande visione italiana" - con il nostro ambasciatore in Sudan seguo gli sviluppi a Khartoum. La situazione resta tesa ma gli italiani presenti stanno bene e in stretto collegamento con la nostra ambasciata. Il nostro invito è quello di non abbandonare le proprie abitazioni", ha continuato poi Tajani in un nuovo tweet.
Il sindacato dei medici ha affermato che "due persone sono state uccise all'aeroporto di Khartoum" e una terza a El Obeid, nello Stato del Nord Kordofan, a sud della capitale.
Continuano quindi gli scontri in Sudan in una guerra civile che non mette d'accordo veramente nessuno. Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in visita ad Hanoi, proprio in questi giorni ha fatto un appello al Sudan affinché "cessino immediatamente tutte le violenze".
Anche da Mosca la richiesta è quella di un 'cessate il fuoco'. Il ministero degli Esteri russo in una dichiarazione ha espresso preoccupazione per gli sviluppi nella capitale sudanese. "Chiediamo alle parti in conflitto di mostrare volontà politica e moderazione e di compiere immediatamente passi verso un cessate il fuoco", si legge nella dichiarazione.
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