07 Aprile 2023
fonte: twitter @MailOnline
La tensione in Medio Oriente è altissima: pioggia di razzi fra Libano e Israele rischiano di far degenerare la situazione in conflitto aperto. Nella notte dal territorio di Beirut sono stati lanciati 34 razzi verso Israele. L'Idf informa che 25 sono stati intercettati e abbattuti dal sistema Iron Dome, 5 hanno passato le difese provocando danni materiali e due feriti. Altri 4 non si sa dove siano caduti.
L'attacco da parte del Libano è ritenuto il più grave dal 2006, quando Israele l'ha invaso. Il lancio di razzi è compiuto dalle forze ribelli nel paese: l’esercito libanese ha dichiarato di avere ritrovato delle postazioni di lancio nei paesi di Zibqin e Qlaileh, non lontani dal confine con Israele. I razzi sono caduti vicino a Metulla, uno dei paesi più a nord in territorio israeliano.
L'aggressione è scattata dopo le violenze e gli arresti compiuti dall'esercito israeliano alla Moschea di Al-Aqsa il 5 aprile. Il leader di Hamas Ismail Haniyeh, che si trova in visita proprio a Beirut da Hassan Nasrallah, capo di Hezbollah, aveva dichiarato in merito: "[Hamas] non rimarrà seduta con le braccia conserte. Tutte le organizzazioni devono serrare i ranghi e intensificare la resistenza contro l'occupazione israeliana".
Secondo Israele, ai 34 razzi se ne aggiungono 44 partiti da Gaza: uno ha colpito una casa a Sderot ma senza vittime, 14 sono caduti in area aperta, 8 sono stati intercettati, 12 sono caduti in mare e 9 dentro la Striscia.
Tel Aviv ha risposto bombardando 10 siti di Hamas a Gaza e 3 nel sud del Libano. "Per quanto le aggressioni di oggi, colpiremo i nostri nemici e pagheranno un prezzo per ogni loro azione", ha detto il premier Benyamin Netanyahu. Si teme l'escalation nel caso si veda comprovata l'ingerenza di Hezbollah.
Emerge la preoccupazione anche dalle parole del generale Aroldo Lazaro, il comandante in capo dell'Unifil, la Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite: "La situazione è estremamente seria, bisogna mantenere la calma e ad evitare l'escalation".
Anche il Ministro della Difesa italiano Guido Crosetto concorda: "Il Libano è uno snodo fondamentale per la stabilità regionale e dell'intero Mediterraneo. In queste ore difficili è necessario ancora maggiore impegno per la pace e la sicurezza regionale affinché la situazione non degeneri".
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